Categorie: Cultura & Spettacolo Spoleto

Monteleone, Fiera di San Felice occasione per riscoprire eccezionali monumenti

In occasione della fiera di San Felice che si svolge in questo fine settimana, Monteleone di Spoleto, oltre a qualificate iniziative come presentazioni di libri, convegni, mostre d’arte ed esposizioni di prodotti tipici, offre una miriade di attrattive storico artistiche di grande rilevanza data dalla presenza di monumenti religiosi di interesse architettonico, inserite tra le mura dell’antico castello. E per l’ occasione si possono anche visitare questi luoghi che, per il turista attento e colto, sono delle vere e proprie gallerie d’arte.

La chiesa di San Francesco, situata sull’acropoli del paese, nella parte più caratteristica, ossia, sulla cinta muraria che racchiudeva l’originario castello, è una delle perle da scoprire e ammirare. “Nella Cripta della chiesa, dedicata a Sant’Antonio Abate – afferma il giornalista e scrittore Carlo Favetti – le pareti dell’abside, sono affrescate con una serie di figure di santi e alcune Madonne col Bambino. Quella che desta più attenzione e’ l’affresco del XV secolo riproducente la Madonna della Misericordia che raccoglie i fedeli cristiani sotto il manto. Il dipinto si trova al centro e circondato da una serie di figure di Santi e Sante sia dalla parte sinistra che dalla destra. La Madonna, sotto un finto archetto sorretto da due pilastrini – continua – raccoglie sotto il manto rosso scarlatto il popolo orante che implora la sua protezione. I fedeli infinocchiati con le mani giunte, guardano la Vergine che con le mani aperte accoglie le suppliche proteggendolo sotto il manto. Lo sguardo della Madonna è austero, ma accenna un velato sorriso come per confermare la sua volontà di protezione. A Sinistra i Santi: Caterina da Alessandria; Martino; Giovanni L’Evangelista; Agostino, Agnese; Ludovico da Tolosa; Pietro; a destra invece una Madonna Col Bambino; San Francesco e una scena del Battesimo di Gesù. Dipinti questi attribuiti al pittore Jacopo da Leonessa – aggiunge – che li eseguì nel XV secolo. E’ il colore, dalle tonalità accentuate, sopratutto per quanto riguarda il rosso e il blu che distingue questo artista. Soggetti che rispecchiano la pittura del XV secolo di artisti come Paolo da Visso, gli Sparapane ecc.

Singolare comunque rimane l’effige iconografica della Madonna della Misericordia – conclude – la quale spesso viene ripetuta in altre chiese del territorio umbro e Valnerina anche da altri artisti coevi, come il Melanzio o Lattanzio di Niccolò liberatore detto l’Alunno, attivo nel folignate, Nocera Umbra e valle spoletana”.