Monteleone di Spoleto ricorda la figura di Carlo Innocenzi - Tuttoggi.info

Monteleone di Spoleto ricorda la figura di Carlo Innocenzi

Redazione

Monteleone di Spoleto ricorda la figura di Carlo Innocenzi

Ven, 17/08/2012 - 09:09

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Si terrà a Monteleone di Spoleto sabato 25 agosto alle ore 18 la commemorazione del 50’ anniversario della morte del maestro Carlo Innocenzi.
Il Complesso bandistico del comune, leone della Valnerina, che proprio in ricordo dell’insigne maestro e compositore è stato denominato “Banda musicale Carlo Innocenzi” delizierà, alla fine della cerimonia di intitolazione del teatro civico comunale alla memoria del celebre maestro, tutti i presenti con un concerto.
Nato a Monteleone di Spoleto il 29 maggio del 1899 Carlo Innocenzi da sempre legato alla sua terra di origine alla quale ha dedicato anche un pezzo musicale “Un saluto al mio paese” era dotato di una particolare attitudine a qualsiasi forma di arte, non solo musicista ma anche pittore infatti iniziò a lavorare come disegnatore capo alle Ferrovie dello Stato.
Proprio per evidenziare il forte legame che, da sempre, unisce il compositore umbro al suo paese natio le sorelle del misterioso artista donarono la sua viola al piccolo borgo umbro, il pregiato reperto è custodito in una teca in bella vista nella sede della sala musicale.
La comunità di Monteleone, come ricorda il sindaco Marisa Angelini, è stata sempre molto orgogliosa di aver dato i natali al maestro Innocenzi tanto che oltre ad aver dato il suo nome alla banda cittadina gli ha intitolato anche il largo antistante la Porta Spoletina.
Dopo il saluto del primo cittadino Angelini e del sindaco di Leonessa Paolo Trancassini verrà presentato il libro di Sergio Tazzer “Ragazzi del Novantanove”.
Monteleone e Leonessa dunque uniti sentimentalmente e culturalmente per celebrare due “ ragazzi del novantanove”: Carlo Innocenzi e Bixio Cherubini, nativo di Leonessa.
Un libro che racconta le vicissitudine e le avventure di giovani in divisa che negli ultimi mesi della prima guerra mondiale sono stati chiamati a servire la patria.
Come quei diciottenne impavidi descritti nelle pagine di Tazzer cercavano di prendere coraggio in nome dell’amore per il loro paese , così il suggestivo borgo della Valnerina in nome Carlo Innocenzi, ogni anno si adopera per celebrare uno degli uomini più noti della musica leggera italiana.
Eppur senz’ali il grande maestro ha già volato tanto nel cuore del suo paese natio e ora senza alcun limite continua a far volare chiunque ascolti le sue indimenticabili melodie.

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