“Le risorse messe a disposizione dal bilancio statale per garantire il minor gettito Imu 2013 dei Comuni che hanno adottato provvedimenti di aumento dell’aliquota base sulla prima casa, relativamente alla parte destinata, a ripianare la maggiorazione oltre lo 0,4%, siano dirottate al Fondo di Solidarietà Nazionale e ripartite con equità tra tutti i ‘Comuni virtuosi’ in proporzione al numero degli abitanti. In alternativa, si chiede che le risorse stanziate dallo Stato per questa copertura siano utilizzate per la riduzione del cuneo fiscale, per diminuire il costo del lavoro in un momento di pesante crisi economica, così dimostrando che con responsabilità la pubblica amministrazione preferisce all’iniquità tra Comuni di serie A e di serie B, l’equità a favore dell’occupazione”. Sono queste le richieste avanzate dal comitato “Comuni virtuosi” al governo, a cui ha aderito nei giorni scorsi anche il sindaco di Montefalco, Donatella Tesei, che ha già iniziato una campagna di raccolta adesioni presso i sindaci della Provincia di Perugia. “Il nostro scopo è quello di avviare una mobilitazione che coinvolga tutte quelle amministrazioni che non hanno aumentato l’aliquota Imu sulla prima casa. Non siamo assolutamente d’accordo che lo Stato, per quei Comuni che l’hanno aumentata oltre lo 0,4%, abbia deciso di assegnare maggiori trasferimenti pubblici, coprendo oltre l’aliquota base dello 0,4% il 60% della maggiorazione Imu. Il paradosso – conclude il sindaco Tesei – è che lo Stato, con questa scelta, da più soldi a chi aumenta le tasse rispetto a chi non lo ha fatto”.