La Delegazione Regionale della Caritas Umbria, guidata dall'arcivescovo di Spoleto-Norcia, mons. Riccardo Fontana, e dal prof. Marcello Rinaldi, delegato regionale della Caritas, si è recata, lunedì 13 aprile scorso, nella città dell'Aquila e negli altri centri dell'Abruzzo colpiti dal recente terremoto. La Caritas Italiana e quella regionale dell'Abruzzo, in accordo con l'arcivescovo dell'Aquila mons. Giuseppe Molinari e con i sacerdoti del luogo, hanno proposto all'Umbria di assicurare un campo simile a quello che venne realizzato a Nocera Umbra, in occasione del sisma del 1997. Quel campo, che rimase attivo per oltre tre anni, ha visto la presenza di 12.000 volontari, soprattutto giovani, provenienti da varie regioni d'Italia e anche dall'estero.
La Delegazione Caritas dell'Umbria svolgerà il proprio servizio nella zona pastorale dell'Aquila (Zona 3), che comprende le parrocchie di Pile, Coppito, Pettino e Casa Tessa. Alla terra dei Santi Benedetto e Francesco è stata affidata, in modo particolare, la popolazione della comunità di Pile. La zona pastorale di Paganica è situata tra il centro e la periferia della città: nella quattro parrocchie vi risiedono intorno a 30.000 persone. E' stato chiesto ai volontari e agli operatori della Caritas umbra di aiutare i parroci a stare accanto agli anziani, ai bambini, ai disabili e a quanti intendono dedicarsi al superamento dei danni spirituali causati dal terremoto.
“Il terremoto – afferma l'arcivescovo di Spoleto-Norcia e delegato dei vescovi umbri per la carità mons. Riccardo Fontana – sconvolge le case e le mura, ma ancora di più le coscienze e l'animo della gente. Solo chi ci è passato sa a mente che non è un evento solamente materiale. La gente che ha perduto tutto rischia di perdere anche l'identità e la pace. Serve la vicinanza alla gente in difficoltà, non meno che la disponibilità economica a ricostruire i beni distrutti. La Chiesa in Umbria è molto ricca di questa sensibilità acquisita. Ha ricevuto molto da tanti, sarà certamente disponibile a condividere con i fratelli abruzzesi questa preziosa esperienza, che non passa per l'organizzazione e i soldi, ma per la sensibilità e la fede”.
La presenza della Caritas Umbria in Abruzzo sarà coordinata, a partire da mercoledì 15 aprile, da don Marco Gasparri, sacerdote della diocesi di Orvieto-Todi. A turno, si alterneranno a prestare servizio al campo volontari provenienti da tutte le diocesi della regione, così come i giovani dell'Azione Cattolica, degli Scout e dei Movimenti Ecclesiali che vogliano vivere un'esperienza, per quanto possibile, simile a quella di Nocera Umbra. Il campo sarà semplicissimo: costruito con delle tende, allestite in uno spazio messo a disposizione dalla comunità ecclesiale e dal Comune dell'Aquila.
I primi volontari giunti in Abruzzo provengono dalle Caritas di Terni-Narni-Amelia, di Orvieto-Todi e di Gubbio. Già dalla prossima settimana è previsto l'avvio della turnazione. Domenica 19 aprile, domenica in albis, è prevista in tutte le chiese d'Italia, anche in quelle umbre, una grande colletta per raccogliere soldi da destinare all'emergenza terremoto in Abruzzo. La Delegazione regionale Caritas dell'Umbria invita coloro che fossero interessati a vivere un'esperienza al campo allestito all'Aquila a non recarsi spontaneamente in Abruzzo, ma di contattare previamente la propria Caritas diocesana, che fornirà ogni possibile delucidazione.