Ci sono due altre vittime del monossido di carbonio a Città di Castello: si tratta di una coppia di coniugi, rimasta intossicata a causa delle esalazioni di gas nella giornata di martedì. La loro abitazione, molto vicina al centro storico, in viale Zampini, ha una stufa a legno per il riscaldamento. La donna, una cinquantaduenne originaria dell'Ucraina ma residente da tempo a Città di Castello, ha accusato al suo risveglio un forte mal di testa, svenendo improvvisamente: il marito, un uomo tifernate di settantasei anni, è riuscito ad avvisare i soccorsi, intorno alle 8 del mattino.
Il 118 ha immediatamente condotto i due coniugi presso l'ospedale locale, dove si è potuto accertare che all'origine del malore c'era proprio il monossido di carbonio, rilasciato dalla stufa. I due pazienti sono stati perciò trasportati presso la struttura ospedaliera di Fano, dove sono stati sottoposti per due volte al trattamento di ossigeno terapia in camera iperbarica. Le loro condizioni non sono comunque gravi: il signore e la signora rimangono tuttavia sotto osservazione.
L'abitazione è stata poi bonificata da parte dei vigili del fuoco, in modo che i due coniugi possano farvi rientro. Sembra che il marito avesse da poco sostituito un pezzo di tubo delle condutture della stufa a legno che si trova in cucina, fatto che avrebbe potuto causare la fuoriuscita del gas. (Ale. Chi.)
Articolo correlato: SAN GIUSTINO: NOVE PERSONE INTOSSICATE DAL MONOSSIDO A SELCI LAMA. SUL POSTO I VIGILI DEL FUOCO
Riproduzione riservata