Mai visto prima a Città di Castello, eppure aveva qualcosa da nascondere. Si tratta del 31enne E.A.H., residente a Brescia, arrestato nella tarda serata di giovedì 16 ottobre dagli uomini della Polizia tifernate.
L’uomo, sconosciuto agli agenti, aveva attirato comunque la loro attenzione. Appena avrebbero tentato di fermarlo per un controllo, però, il 31enne di origini tunisine si sarebbe dato alla fuga, facendo perdere le proprie tracce nei vicoli del centro.
Dopo alcune ricerche l’uomo, e la sua compagna, sono stati rintracciati nelle primissime ore della mattinata di ieri, in un albergo cittadino.
Il tunisino avrebbe fornito all’albergatore un documento falso e, nella camera da lui affittata, sarebbero stati ritrovati oltre 3000 euro in banconote di piccolo taglio.
Il 31enne è stato di conseguenza portato in Commissariato ma, una volta qui, avrebbe dapprima aggredito due agenti, poi si sarebbe auto lesionato colpendo il monitor di un computer con la fronte.
Una volta riportata la calma, gli agenti hanno avuto il tempo e il modo di risalire alla vera identità dell’uomo: conosciuto sul territorio nazionale alla banca dati interforze con ben 7 alias, il 31enne aveva nel suo curriculum una lunghissima sfilza di precedenti e condanne per svariati reati, tra cui anche detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.
Inoltre è emerso un decreto di espulsione dal territorio nazionale, mai eseguito per irreperibilità, emesso dal Questore di Brescia.
Il tunisino è stato quindi arrestato per violenza, minaccia, resistenza a Pubblico Ufficiale, lesioni aggravate, danneggiamento, false attestazioni a Pubblico Ufficiale, uso di atto falso e detenzione di documenti d’identità falsi.
La compagna, non essendo in grado di giustificare il possesso dei 3000 euro, stante i precedenti penali specifici ed il ritrovamento di carta stagnola, dove sicuramente era stata tenuta della droga, è stata anch’essa denunciata per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.