Ci mancava anche il ‘terremoto politico’ a complicare l’emergenza sismica: in queste ore, Nando Mismetti, non è più il presidente della Provincia di Perugia.
Il sindaco di Foligno ha infatti rassegnato le proprie dimissioni, tra l’altro ufficialmente protocollate dagli uffici di piazza Italia. E così, ecco che dopo la scelta del sindaco di Terni, Leopoldo Di Girolamo, anche il primo cittadino folignate abbandona il doppio incarico istituzionale.
Le motivazioni? Più che di stampo politico sarebbero dettate dalla necessità, per Mismetti di essere più vicino alla sua città specialmente in questa delicata fase di crisi legata al terremoto. Il sindaco ha da poco ricucito gli strappi della sua traballante maggioranza di governo ed ha inoltre assunto ad interim la delega al Personale.
Ora Mismetti avrà venti giorni di tempo per ripensarci e ritirare le dimissioni, così come previsto dalle normative in materia. Spiazzata la minoranza, così come la compagine di maggioranza che ha colto la notizia come un fulime a ciel sereno, anche se i più stretti collaboratori ne avevano avuto da tempo il sentore. In ogni modo la coalizione di centrosinistra spera in un ripensamento, considerando anche che sia Perugia che Spoleto sono in mano al centrodestra.
Ed ora quali scenari si aprono? Se Mismetti resterà dimissionario si potrebbe tornare alle urne nella giornata dell’8 gennaio del prossimo anno, così come disposto dall’Unione Provincie Italiane per gli enti provinciali che dovranno rinnovare i vertici. Una situazione paradossale, considerando che la nuova riforma costituzionale, se vincessero i si, cancellerebbe definitivamente le stesse.
Ora il timone di piazza Italia passa nelle mani del vicepresidente socialista Roberto Bertini.