Pur nel mare in tempesta in cui si trova la maggioranza, la “barca mismettiana” comunque va: ieri sera il consiglio comunale si è infatti svolto regolarmente.
In seconda convocazione, si sono puntualmente presentati sui propri scranni tredici consiglieri comunali di centrosinistra, sindaco compreso. Numeri ristrettissimi, il minimo necessario per garantire lo svolgimento dei lavori e l’approvazione del regolamento sulla Tasi che, per legge, deve ottenere il via libera entro il 16 aprile.
Sono però rimasti ancora vuoti, i posti del capogruppo socialista Roberto Ciancaleoni, ormai ex segretario della sezione folignate del Psi; del capogruppo della lista civica Movimento per Foligno e dell’esponente piddino Moreno Finamonti.
A garantire il quorum necessario, il sempre più fondamentale Elio Graziosi, ormai da tempo uscito dal Partito democratico e confluito nel Misto.
Ed è stato proprio Graziosi ad avviare il dibattito su quella che era ed è, la vera questione politica cittadina, non certo il regolamento della Tasi, quanto la crisi, più o meno ufficiale, della maggioranza. “Veniamo da due sedute del consiglio comunale saltate,ed una praticamente inconcludente – ha dichiarato Graziosi – non è questo il modo di fare politica. Per la maggioranza è arrivato il tempo di riflettere, non si possono soltanto inseguire percorsi personali, semmai vanno poste questioni d’interesse generale per la cittadinanza. Poi possono anche esserci diversi modi per affrontarli, ma è per questo che i cittadini ci danno i voti”.
E non si è sottratto al dibattito nemmeno lo stesso sindaco Mismetti, che anzi ha voluto rilanciare con forza l’azione dell’amministrazione. “Sia chiaro che io non cado dal pero – ha detto, rispondendo a Ronconi – e posso anche assicurare che non è in corso nessun mercato – ha replicato alla capogruppo di Sel, Piccolotti – ma non possiamo nascondere che c’è un problema nella coalizione, ed è necessaria una verifica di metà legislatura. Sono pronto, come sempre, al confronto ma non questo non è accettabile quando non si capiscono le coordinate del problema. Ognuno deve assumersi le proprie responsabilità – ha specificato Mismetti – chi ha accettato di candidarsi e di essere eletto, lo ha fatto sulle basi di un programma ben chiaro, che è stato premiato dai cittadini, e perciò deve avere la coerenza di portarlo avanti sino in fondo. Se ci sono le condizioni per andare avanti, la maggioranza c’è, altrimenti è chiaro a tutti che questi atteggiamenti non aiutano”.
Dalle opposizioni la richiesta di portare in aula la crisi di maggioranza.