Minorenne rapinato in centro, presi tre giovanissimi. Nelle prime ore di oggi la polizia di Stato ha rintracciato un 23enne e due 20enni – tutti e tre di origine straniera, ma ormai radicati a Perugia ed in possesso della cittadinanza italiana – considerati gli autori della rapina compiuta ai danni di un minorenne.
Nei confronti dei tre, su disposizione del gip presso il Tribunale di Perugia, è stata eseguita la misura cautelare degli arresti domiciliari con applicazione del cosiddetto braccialetto elettronico per concorso in rapina aggravata.
Minorenne rapinato in centro
Ai tre giovani viene contestata una rapina consumata in centro storico ai danni di un minorenne. Episodio che è stato ricostruito attraverso un’attività di indagine condotta dalla mquadra Mobile sotto il coordinamento della Procura perugina.
Nello specifico, nella serata dell’11 giugno, il minorenne, che si accingeva a recuperare il proprio motorino nei pressi di piazza Morlacchi, era stato avvicinato dai tre ragazzi stranieri. I quali immediatamente lo spingevano contro il muro, lo picchiavano e lo colpivano al capo con una bottiglia di vetro al fine di rapinarlo.
Il giovane ferito
L’aggressione aveva ai tre giovani la somma di 80 euro, mentre il tentativo di asportare anche la catenina d’oro che il minorenne portava al collo non era andata a buon fine per la strenua difesa opposta dal malcapitato. Quest’ultimo, comunque, aveva riportato una ferita lacero contusa alla testa, con relativa prognosi di 8 giorni.
Le indagini
La gravità dell’episodio ha indotto i poliziotti della Sezione “Reati contro il Patrimonio” della Squadra mobile a sviluppare immediati accertamenti, che hanno consentito, nel giro di circa un mese, ad attribuire un volto e un nome ai tre rapinatori.
Decisivo, in tal senso, il contributo fornito da alcuni testimoni oculari e dalle immagini riprese dalle telecamere di videosorveglianza del centro cittadino, che hanno permesso di identificare i tre responsabili, tutti peraltro già noti alla polizia per reati contro il patrimonio o per altri reati.
Braccialetto elettronico per tutti e tre
All’esito dell’indagine, e previa richiesta della Procura perugina, il gip presso il Tribunale di Perugia ha disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico per tutti e tre i giovani. Ritenendo che, per la violenza da essi dimostrata, una misura meno severa non sarebbe stata idonea a scongiurare il pericolo di commissione di ulteriori reati.
Tali misure cautelari sono state regolarmente eseguite dai poliziotti della Squadra Mobile, che dunque in mattinata hanno collocato agli arresti domiciliari il 23enne ed i due 20enni, ciascuno naturalmente presso la propria abitazione.
Nessun aiuto al giovane
La vicenda aveva creato scalpore in città. Anche perché alla scena avevano assistito diversi giovani, che erano in alcuni locali della zona, senza che nessuno fosse intervenuto in sua difesa, allertando le forze dell’ordine.
A denunciare la rapina era stato lo stesso giovane, insieme alla sua fidanzata.