Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha incontrato, a Terni, una delegazione di imprenditori del Consiglio Generale di Confindustria Umbria.
Nella sede di Terni dell’Associazione degli Industriali, venerdì 14 aprile, il vicepresidente di Confindustria Umbria, Gianmarco Urbani, la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Michele Fioroni, il sottosegretario al Ministero dell’Interno, Emanuele Prisco, il presidente della Commissione Affari sociali, Sanità, Lavoro pubblico e privato, Previdenza sociale, Franco Zaffini.
Al centro dell’incontro temi di notevole rilevanza per il tessuto produttivo dell’Umbria: la richiesta di una dotazione finanziaria maggiore per l’Area di Crisi Complessa di Terni e Narni, in considerazione dei locali piani di sviluppo industriale; il rilancio del Polo Chimico e dell’area ex Basell; la transizione dell’Automotive; lo studio strategico “Umbria 2032; le difficoltà per accedere al credito d’imposta per innovazione e ricerca.
Particolare attenzione, tuttavia, è stata dedicata alla transizione dell’Automotive. Nella Regione – stando a quanto riportato da Confindustria Umbria – sono 145 le imprese della filiera, con circa 7000 addetti e un fatturato di circa 2 miliardi di euro. “E’ necessario operare affinché possano essere ricompresi anche i biocarburanti, per i quali l’Umbria possiede competenze e asset nelle biomasse”, ha dichiarato Urbani.
Quest’ultimo, inoltre, ha illustrato il progetto “Urban Re-generation”, che mira alla creazione, nell’area di Terni e di Narni, del primo Distretto industriale italiano della Sostenibilità. Al momento il progetto, avviato nel 2019, sostenuto dalla Fondazione Carit e coordinato dal presidente della Sezione di Terni di Confindustria Umbria, Riccardo Morelli, coinvolge 31 imprese che hanno attuato buone pratiche ambientali e sociali.
Invece, per quanto riguarda lo studio strategico “Umbria 2032”, finalizzato a contribuire al rilancio del territorio con l’analisi del posizionamento strategico della manifattura e dell’industria regionale, e grazie all’identificazione di un modello economico e di sviluppo in grado di valorizzare le opportunità del PNRR, è stato annunciato che sarà presentato a Perugia e a Terni nel mese di giugno.
“Ci farebbe piacere mostrare i risultati dello studio al Ministero e valutare la possibilità di avere un supporto pubblico per la messa a terra dei progetti Bandiera”, ha precisato Urbani.
La giornata del ministro Urso a Terni si è conclusa in viale Brin, negli stabilimenti di Ast, dove è giunto alle 18.00 in punto per una visita. “L’arrivo del ministro del MIMIT non sia un’altra occasione persa: il Governo – affermano CGIL e FIOM Terni – convochi le parti sociali per arrivare in tempi rapidi alla sottoscrizione dell’accordo di programma e alla discussione del piano industriale”.
“Dopo oltre un anno dall’acquisizione – aggiungono i sindacati – siamo fermi alle linee guida, e il tempo che passa può rappresentare un problema per la conferma degli investimenti, per gli assetti produttivi e societari della nuova proprietà”.