Nell'incontro a Roma la Regione ottiene un primo "sì" verso la possibilità che la variante arrivi fino all'ospedale | Europa Verde si appella a Bruxelles per il no
Da una parte c’è l’apertura del Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile (Mims) a tornare a ragionare non solo sul Nodino, ma sul primo stralcio del Nodo, con il collegamento fino all’ospedale di Perugia. Dall’altro il fronte del “no”, la protesta dei Comitati che trova sponda politica in Europa Verde Umbria, che lancia la petizione europea allo scopo di fermare i finanziamente per la variante stradale.
Le aperture da Roma
L’asse che si è creata tra la maggioranza regionale di centrodestra e il Pd di Perugia, nello spingere per riprendere in mano l’intero progetto del Nodo (Collestrada – Corciano), cercando di ottenere almeno il finanziamento fino al collegamento per l’ospedale, sembra aver avvicinato la possibilità di trovare i finanziamenti necessari.
La possibilità è stata prospettata giovedì sera in un incontro tra la Regione (presenti anche l’assessore Melasecche e la governatrice Tesei) e i funzionari del Ministero. Del resto, già sul piano politico sia sponda Lega, sia sponda Pd, erano arrivate da Roma assicurazioni circa la fattibilità di avere i necessari finanziamenti almeno per la prima parte del Nodo con il collegamento con l’ospedale. Anche in considerazione del fatto che la tratta Collestrada – Madonna del Piano è già finanziata con il Nodino. Per poi sperare di avere i fondi necessari per completare la bretella fino a Corciano e dare la possibilità di avere un’altra via di accesso di mobilità stradale veloce a Perugia, superando le attuali gallerie del Raccordo.
La petizione per bloccare i finanziamenti
Una novità che non soddisfa il fronte del “no”: Nodo e Nodino sono comunque opere inutili, costose e impattanti dal punto di vista ambientale.. Una posizione ribadita anche nella conferenza stampa con cui Europa Verde Umbria ha presentato la petizione per chiedere di non finanziare la variante stradale.
I co-portavoce di Europa Verde Umbria Eva Hausegger e Gianfranco Mascia, insieme al “Comitato sciogliamo il nodo” e con la co-portavoce ed europarlamentare di Europa Verde Eleonora Evi, hanno assunto l’impegno di portare questa petizione in Europa per bloccare i finanziamenti europei “e questa deturpazione del territorio umbro”.
Europa Verde non nega che esista un problema della viabilità a Perugia, ma ritiene che non sia questa la strada più giusta e sostenibile, attraverso la realizzazione di un’opera “che non tiene conto delle norme europee a tutela del territorio e della biodiversità”.
Il 30 marzo è stata avviata online la petizione europea “Infrastruttura viaria Nodino (Perugia-Umbria)”, per invitare il Parlamento Europeo a pronunciarsi su tale questione, ricordano i co-portavoce di Europa Verde Perugia Marta Rondi e Simone Picotti.
“Questa opera, oltre che inutile – concludono gli esponenti di Europa Verde – sarebbe illegittima, perché il tracciato del progetto attraverserebbe totalmente la zona ZSC codice IT52.10077 del bosco a Farnetto di Collestrada e marginalmente la ZSC “Ansa degli Ornari” e il suo habitat”.