di Learco Saporito
Si dice che la nostra democrazia in qualche modo è paralizzata dall’attuale Governo del Paese, in attesa di riforme solo proclamate.
Non vi è dubbio che ciò che è stato un processo di riforma istituzionale che sta modificando la forma di stato da regionale a federale, con un sistema di governo però “ripartito su diversi livelli istituzionali”, riguarda anche la Pubblica Amministrazione.
In tale quadro si colloca la pretesa della Lega di trasferire Ministeri, o comunque Dipartimenti di Governo, da Roma a Milano.
Se questa proposta dovesse essere vincente ci sarebbe una ricaduta notevole sui processi di riorganizzazione della Pubblica Amministrazione.
A queste preoccupazioni si aggiungerebbero 2 gravi fattori: il danno economico che una simile scelta arrecherebbe alle già disastrate finanze dello Stato e la conseguente inefficienza che ne deriverebbe.
Siamo tassativamente contrari ad una scelta di questo tipo e teniamo a ricordare che mentre questo Governo ha bloccato il rinnovo triennale dei contratti di tutti i comparti del pubblico impiego, motivando la scelta con mancanza di fondi, ora con il trasferimento dei Ministeri vuole imporre alle casse dello stato un notevole esborso economico.
L’interesse nazionale e l’unità dello stato previsti esplicitamente dalla nostra Costituzione risultano ancora una volta offesi e mortificati. Dispiace che la politica è attratta da altri obiettivi!
(*) Responsabile Nazionale di Futuro e Libertà per la Pubblica Amministrazione