“Cosa direbbe il cittadino buon padre di famiglia abituato, prima di affrontare una spesa, a calcolarne costi/benefici, del fatto che l’Amministrazione comunale spenda circa 41 euro a viaggiatore per coprire il costo del servizio sostitutivo di navette nel periodo di chiusura estiva per manutenzione del minimetrò?“: così l’assessore comunale di Perugia Cristina Casaioli risponde alle critiche di chi, come il gruppo del Pd a Palazzo dei Priori, rimprovera alla giunta comunale di aver “tagliato” le navette sostitutive del minimetrò.
In un comunicato della giunta perugina, Casaioli ricorda che “l’estate scorsa, dal 2 al 15 agosto, per soli 1.700 passeggeri – cioè una media di 113 utenti al giorno – sono stati spesi ben 70.000 euro” per questo tipo di servizio. Quindi “la soppressione del servizio di navetta non è un provvedimento estemporaneo, ma una decisione meditata e fondata, frutto di analisi di dati che da un lato tengono conto del trasporto pubblico esistente nel periodo estivo e dall’altro dell’esigenza di utilizzo del minimetrò manifestata negli anni precedenti”.
“In tempi di spending review – ribadisce l’assessore – è ancora più indifendibile sostenere un costo pro-capite di 41 euro per uno spostamento di pochi chilometri”. E comunque, “la Minimetrò Spa ha provveduto ad esporre ad ogni fermata un cartello per informare i viaggiatori su fermata più vicina, bus in transito, orari e tragitti alternativi“. “Preferiamo risparmiare questi 70.000 euro per spese più urgenti e importanti“, conclude Casaioli.