Nei guai due campani, rintracciati grazie alle telecamere e agli accertamenti del Ris: l'accusa è di tentata estorsione in concorso e danneggiamento
Nella giornata di venerdì, i Carabinieri della Compagnia di Perugia, supportati da quelli del Comando Provinciale di Napoli, hanno dato esecuzione ad una misura cautelare della custodia in carcere nei confronti di due soggetti italiani ritenuti responsabili, a vario titolo, di tentata estorsione in concorso e danneggiamento in danno di un imprenditore residente a Perugia.
Il provvedimento cautelare – richiesto dalla Procura di Perugia – giunge al termine di una complessa indagine svolta dai carabinieri perugini dopo una denuncia dell’imprenditore umbro fatta ai militari della stazione Fortebraccio. L’uomo ha denunciato di aver subito atti intimidatori legati all’acquisizione da parte sua di una S.r.l. Nel corso della sua deposizione -alla fine del mese di settembre- l’imprenditore ha spiegato che nei giorni precedenti si era recato a Milano per definire i dettagli della trattativa e in quello stesso giorno aveva ricevuto sulla sua utenza cellulare due chiamate anonime da parte di un soggetto di sesso maschile che, con accento napoletano, lo esortava a non continuare e ad interrompere immediatamente la trattativa che aveva intrapreso nel capoluogo lombardo.
Seppur non denunciando subito l’accaduto, l’imprenditore ritornava a Perugia e poco dopo riceveva ulteriori telefonate in cui veniva minacciato di morte insieme alla sua famiglia. Qualche giorno dopo all’uomo è stata danneggiata l’auto con ammaccature fiancate e al vetro e lasciando a terra due proiettili a salve e una coppia di guanciole in plastica per l’impugnatura di una pistola.
Dopo la denuncia sono state acquisite le immagini delle telecamere i successivi rilievi operati da personale del RIS. di Roma, l’analisi dei tabulati telefonici ed ulteriori approfondimenti investigativi hanno permesso di rintracciare due giovani già noti alle forze dell’ordine e residenti in Campania, ritenuti verosimilmente gli autori delle telefonate anonime e del danneggiamento dell’autovettura.
Il G,I.P. dei Tribunale di Perugia, condividendo il quadro indiziario fornito da questa Procura, valutata la personalità di entrambi gli indagati e non esclusa la possibilità che gli stessi possano continuare a perpetrare ulteriori condotte in danno della vittima, ha disposto la custodia cautelare in carcere. I due uomini sono stati rintracciati in un’abitazione a Torre de! Greco, occupata da pochi giorni. Durante la perquisizione domiciliare sono state rinvenute, all’interno della cassetta dello scarico del water avvolte in buste di plastica, due pistole con matricola abrasa e cartucce; i due uomini sono ora al carcere di Napoli Poggioreale e Santa Maria Capua Vetere