“Mi ha violentata, è un mostro”. E’ quanto ha ripetuto la studentessa che ha denunciato di essere stata violentata sabato scorso in un vicolo di corso Garibaldi da un giovane conosciuto su Tinder, al primo appuntamento per conoscersi dal vivo e prendere un drink.
La ragazza, assistita dall’avvocato Pietro Giovannini e con il supporto psicologico del centro antiviolenza alla quale si è rivolta, è tornata nelle scorse ore in Questura dove aveva presentato denuncia.
Gli inquirenti – che sulla base dei rilievi medici dei lividi hanno accertato che ci sia stata effettivamente una violenza – hanno raccolto indizi per cercare di risalire all’identità del giovane, un 25enne centroafricano.
Il ragazzo nel frattempo ha fatto sparire il proprio profilo dal sito di incontri sul quale aveva conosciuto la studentessa dell’Università di Perugia.
Sabato scorso l’incontro in un bar di piazza Grimana. Lui le offre un drink. Uno solo, poco alcol da giustificare lo stato di stordimento in cui si è sentita. Per questo la ragazza ipotizza di essere stata drogata. Aspetto per il quale, come ha chiarito alla Tgr Umbria il suo avvocato, si attendono gli esiti dell’esame tossicologico.
La violenza si sarebbe consumata in un vicolo di corso Garibaldi in cui il giovane l’avrebbe costretta a entrare, senza che lei potesse opporre resistenza. Poi il ragazzo l’ha accompagnata a casa con la sua auto, un’utilitaria grigia. La polizia sta cercando anche l’auto e per questo si stanno visionando le immagini delle telecamere di sorveglianza lungo le strade che il giovane avrebbe percorso per raggiungere piazza Grimana e poi per arrivare all’abitazione della studentessa.