Metà dei pazienti Covid ricoverato per altre cause: si riorganizzano gli ospedali. Il commissario Covid dell’Umbria, Massimo D’Angelo, ha incontrato i direttori generali delle Aziende ospedaliere e sanitarie per valutare una riorganizzazione dei posti letto, che tenga conto del fatto che molti ricoveri di soggetti positivi non sono legate a complicanze prodotte dal virus. Per cui è anche necessario fornire a questi pazienti le giuste cure per la patologia che li ha portati all’ingresso in ospedale.
Le persone ricoverate con Covid al 28 aprile sono 212, di cui 4 in terapia intensiva. Oltre il 50% di questi arrivi in ospedale è per patologie o problematiche di salute non legate al virus. Pazienti che poi, in occasione del triage obbligatorio per l’ingresso in ospedale, scoprono di essere positivi.
Relativamente ai ricoverati per Covid invece, i medici evidenziano situazioni meno gravi nei soggetti vaccinati con ciclo completo che presentano raramente polmoniti interstiaziali gravi e altre complicanze che possono richiedere il ricovero in terapia intensiva, mentre i sintomi più gravi vengono riscontrati in soggetti non vaccinati.
“La vaccinazione quindi – raccomanda la Regione – continua a rappresentare la soluzione principale per salvaguardare la salute e limitare il più possibile gli effetti più gravi della malattia prodotta dal Covid. Di conseguenza, è necessario che tutti i soggetti fragili e gli over 80 siano coperti anche con quarta dose di vaccino”.
La Regione rivolge comunque un invito a tutta la popolazione a vaccinarsi o a completare il ciclo vaccinale secondo le indicazioni per fascia d’età o stato di salute.
Alle ore 8 di giovedì 28 aprile gli attualmente positivi al Covid in Umbria risultano 12.493, con 1.628 casi nelle ultime 24 ore. Un incremento dei contagi giornalieri (erano 1.127 il giorno precedente) che l’Osservatorio regionale attribuisce al lungo ponte del 25 Aprile e alle vacanze pasquali. Raccomandando di mantenere gli accorgimenti di prevenzione – come l’uso della mascherina e il frequente lavaggio delle mani – in contesti di sovraffollamento o in cui è comunque difficile mantenere il distanziamento.
La curva epidemica, come pure la media mobile a 7 giorni in Umbria mostra un trend stabile rispetto alle settimane precedenti. L’incidenza settimanale mobile per 100.000 abitanti al 26 aprile è pari a 860.
L’RDt sulle diagnosi calcolato per gli ultimi 14 giorni con media mobile a 7 giorni è in leggero aumento attestandosi ad un valore di 1,07.
L’andamento regionale dell’incidenza settimanale mobile per classi di età mostra un trend in diminuzione in tutte le classi d’età, l’incidenza più elevata è riscontrata nella classe d’età tra gli 11 e 13 anni, mentre la più bassa è nella classe d’età tra i 19 e 24 anni.
Tutti i Distretti sanitari hanno l’incidenza inferiore a 1.000 casi per 100.000 abitanti, la più elevata è riscontrata nel distretto dell’Alto Chiascio ed è pari a 989 casi per 100.000 abitanti.