Anche a Gubbio si avvicinano le celebrazioni della Settimana Santa che, per il secondo anno consecutivo, sarà condizionata dal Covid. Proprio per adeguare la partecipazione alle celebrazioni nel rispetto delle norme anti contagio, la Diocesi ha infatti messo a punto una serie di indicazioni per parroci e fedeli.
Nella Domenica delle Palme, i ramoscelli di ulivo non potranno essere distribuiti in chiesa, ma si dovranno portare da casa e disporre sulle sedute, attendendo la benedizione del parroco con le persone ferme ai loro posti.
Per quanto riguarda i riti della Settimana Santa, la partecipazione a tutte le celebrazioni presiedute dal Vescovo in Cattedrale va prenotata attraverso un modulo apposito pubblicato sul sito web della Diocesi.
Il Mercoledì Santo, alle ore 17, in Cattedrale sarà celebrata la messa crismale e il Giovedì alle ore 18,30 la messa “nella cena del Signore”, seguita dall’adorazione eucaristica fino alle ore 21,45. Nella celebrazione presieduta da mons. Paolucci Bedini e nelle messe parrocchiali non si farà la lavanda dei piedi.
Al termine della celebrazione il Santissimo Sacramento può essere esposto per favorire un tempo di adorazione. Nel rispetto delle norme per la pandemia e del coprifuoco vigente, la diocesi eugubina raccomanda di evitare lo spostamento tra le chiese (le cosiddette “visite ai sepolcri”) ma invita i fedeli a soffermarsi in preghiera solo nella propria parrocchia.
Tornando in Cattedrale per il Venerdì Santo, la celebrazione della Passione del Signore officiata dal Vescovo è fissata per le ore 15,30. Mons. Paolucci Bedini ha chiesto a tutti i sacerdoti di inserire nell’azione liturgica celebrata nelle parrocchie un’intenzione di preghiera per tutti coloro che soffrono le conseguenze dell’attuale pandemia.
L’atto di adorazione della Croce con il bacio può essere fatto solo dal presidente della celebrazione e non sono permesse processioni, via crucis e ogni altra tradizione della pietà popolare che preveda il coinvolgimento del popolo.
Cambia e si adatta ai tempi anche la Veglia pasquale del Sabato Santo che il vescovo Luciano raccomanda di celebrare in tutte le sue parti. L’orario raccomandato per un dignitoso svolgimento e il rispetto del coprifuoco è quello delle 19,30, che è l’ora fissata anche per la celebrazione in Cattedrale. Per la Domenica di Pasqua, nelle parrocchie potranno essere aggiunte una o più celebrazioni durante la giornata, per favorire una serena partecipazione di tutti i fedeli.
Infine le indicazioni per la visita e benedizione delle famiglie. “Si era pensato di poterla rinviare a dopo Pasqua, credendo di poterla vivere in tutta sicurezza – spiega il vescovo Luciano –, ma vista la ancor grave situazione della pandemia che stiamo attraversando, non sarà possibile. Con spirito di responsabilità e paziente partecipazione alla prudenza che ci è richiesta, possiamo immaginare sia possibile nei mesi successivi”.