Un appello affinché il sindaco di Spoleto autorizzi, durante i mercatini settimanali, anche la vendita dell’usato, in particolare di abbigliamento e calzature.
E’ quello lanciato dai fratelli Francesco e Vincenzo Esposito a nome di tutto il settore della vendita dell’usato.
I due fratelli, titolari di due banchi presenti all’inizio di via Cacciatori delle Alpi, in una nota diramata alla stampa locale ricordano come la “ordinanza n.127 del 25/5/2020 del sindaco di Spoleto Umberto de Augustinis, alla luce di quella emanata dalla Presidente della Giunta Regionale ha nuovamente autorizzato, dopo oltre due mesi, i mercatini settimanali di Piazza d’Armi (martedì), di San Giacomo (mercoledì), di via Cacciatori delle Alpi (venerdì) e di San Giovanni di Baiano (sabato).
L’unica categoria esclusa è quella dell’usato (abbigliamento e calzature). Una scelta non adottata dagli altri comuni umbri, come ad esempio Perugia, dove il sindaco Romizi con l’ordinanza 645 del 26/5/2020 ha autorizzato nei mercatini la ‘vendita di beni usati solo se preventivamente igienizzati secondo quanto risultante da specifica documentazione resa disponibile’. Quello dell’abbigliamento usato” dicono i due fratelli “è un settore che rappresenta una grande percentuale del guadagno giornaliero degli ambulanti che si occupano di abbigliamento”
“Il nostro è un grido di dolore, è un momento difficile per tutti, non vogliamo innescare polemiche o creare conflitti ma abbiamo bisogno di lavorare. Chiediamo che l’amministrazione comunale ci dia la possibilità di svolgere il nostro lavoro perché siamo commercianti come tutti gli altri, abbiamo famiglie da mantenere, spese da affrontare e mutui da pagare“.
“L’abbigliamento usato non si limita al banco del mercato” concludono i fratelli Esposito “dietro c’è una lavorazione. La merce viene selezionata ed igienizzata da aziende specializzate. Bloccando la nostra attività di vendita al dettaglio viene bloccato il lavoro di altre persone, che come noi, hanno famiglie da mantenere“.