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Mense scolastiche, controlli Nas e Asl | L’azienda, “tutto regolare”

Si chiama “Cresciamo insieme”, ha come mascotte il Grifetto Lorenzo e vuole essere la risposta alle esigenze di informazione e partecipazione delle famiglie dei bambini iscritti al servizio di ristorazione scolastica del Comune di Perugia. Per Marco Segoloni, direttore responsabile del Gestore del servizio, e Massimo Piacenti, amministratore delegato di All Foods, oggi in conferenza stampa insieme all’assessore Diego Dramane Waguè, sono tre gli elementi da salvaguardare: “la componente relazionale, unita ad un ambiente di refezione confortevole e ad una adeguata qualità del cibo“.

Ecco che il lancio di “Cresciamo insieme” rientra nella vision dell’azienda: dopo le polemiche innescate con l’assegnazione dell’appalto della refezione scolastica ad All Foods, ai genitori degli alunni iscritti al servizio sarà data la possibilità di segnalare e dare giudizio sulla qualità del servizio in ogni momento dell’anno scolastico. Ogni segnalazione verrà censita e l’utente potrà avere una risposta sull’esito e la presa in carico della sua segnalazione. A disposizione ci sarà materiale cartaceo, locandine e opuscoli informativi, che sarà distribuito per informare le famiglie sui vari aspetti del servizio e sugli strumenti messi loro a disposizione. I genitori potranno comunicare anche attraverso l’uso di social networks o addirittura attraverso il servizio di messaggistica istantanea whatsapp. “Il progetto di comunicazione, infatti – spiegano da All Foods – punta ad instaurare un dialogo costante con le famiglie, creando più punti d’ascolto e promuovendo il più possibile le iniziative rivolte a bambini e genitori, per garantire la massima divulgazione e partecipazione”. “Cresciamo insieme – ha precisato l’assessore Waguévuole essere un invito alla collaborazione tra soggetto gestore, istituzioni, enti preposti, genitori, ognuno per la sua parte e le sue competenze. Questo è ciò che abbiamo sempre cercato di attuare, tenendo ben saldi i presupposti della legalità, della qualità del servizio e del benessere dei bambini”.

Numeri importanti, quelli di All Foods: 35 mila pasti al giorno prodotti e impachettati, di cui 4mila arrivano sui banchi dei bambini perugini. Il punto si gioca proprio sui grandi numeri: da una parte c’è la refezione della grande distribuzione, dall’altra i comitati dei genitori, che fino allo scorso anno gestivano il servizio in prima linea e seguendo la logica del km 0.

Una battaglia che ad oggi continua anche in tribunale. I genitori hanno infatti presentato il ricorso al Tar, a fronte di un Comune che si dice vincolato a logiche e normative nazionali. La faccenda non è comunque chiusa perchè ieri i genitori delle due associazioni Italo Calvino-Cena-Da Vinci e Gandhi riuniti in comitati hanno presentato un nuovo ricorso al Tribunale amministrativo per motivi aggiunti, avendo rilevato “ulteriori motivi di illegittimità in merito all’operato del Comune. Agli svariati e numerosi vizi già denunciati – dichiarano in una loro nota – (es. incompetenza per materia della Giunta), si aggiungono, tra gli altri, una dichiarazione integrativa dell’offerta, una dichiarazione generica circa un non meglio precisato contenzioso in atto con altra Stazione appaltante, di cui però il Comune non ha minimamente né motivatamente tenuto conto, e il fatto che il bando non sia mai stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, come invece impone l’art. 66 del Codice dei contratti pubblici, nonostante si fosse autovincolato ad una procedura aperta che impone la formalità”. Al neonato servizio “Cresciamo insieme”, gli stessi genitori oppongono le loro testimonianze, che parlano di limiti ed ostacoli “nel controllare l’andamento del servizio, la qualità e le quantità delle derrate alimentari somministrate ai propri figli, impedendogli anche di verificare le grammature e il magazzino. Il Comune sta cercando sempre più di perseguire l’intento di scaricare i genitori sul gestore, al quale vorrebbe addirittura che venissero rivolte le segnalazioni: il controllato che diventa controllore e che dovrebbe autodenunciarsi per l’applicazione delle sanzioni“.  La sferzata resta anche nei confronti del Comune e di Waguè, di cui si lamenta l'”assoluta mancanza di trasparenza: l’Assessore che si rifiuta di partecipare anche al tavolo paritetico, salvo farsi bello con le derrate acquistate dai genitori l’anno scorso e donate senza chiedere niente a nessuno, anche perché altri Presidenti l’avevano fatto prima di lui, totale carenza di informazione sull’esito dei controlli dell’acqua e dei controlli di ASL e NAS, cambiamenti improvvisi di menù non richiesti dai genitori ma solo dal gestore e senza dire perché”.

I più di 60 controlli effettuati da Nas e Asl hanno dato negativo, dicono da All Foods: “nulla è stato rilevato. Parlare di yogurt e pane ammuffito significa creare allarmismo. Ringraziamo il personale per la sua efficienza”. Questioni in parte smentite dagli stessi genitori, i quali sono a loro volta a conoscenza e testimoniano di effettive criticità, emerse in particolare durante un incontro avvenuto con la dirigenza dell’Asl.
Eppure All Foods non si ferma: “Cresciamo insieme – ha detto Segoloni – è un progetto ricco di strumenti, dalla carta di identità di ciascun prodotto che dovrebbe essere pronta e pubblica da fine anno alle linee telefoniche mobile e fissa, le newsletter, i social media, Youtube, il portale istituzionale ristorazionescolastica.com (anche dal sito del Comune) e cresciamoinsieme.net e che vede anche una vera e propria mascotte, studiata appositamente, Lorenzo il grifetto, che sarà l’interfaccia dell’azienda con i bambini”.

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Aggiornato ore 19.35