Categorie: Cronaca Spoleto

MENOTTI E' IN SCOZIA, I CARABINIERI GLI CAMBIANO LA SERRATURA

Sarà che è distratto, sarà che non ricorda neanche le ingiunzioni del Triunale, sarà che ci marcia: difficile dire perchè questa mattina Francis Menotti, ormai ex direttore artistico del Festival, non fosse presente in Piazza Duomo. Già perchè per la seconda volta in meno di tre mesi il giudice aveva disposto che Menotti aprisse il portone (abusivo?) che di fatto chiude il vicolo fra Palazzo Arroni (nella foto), Palazzo Del Gaudio e il palazzetto di Menotti. Da quasi un anno infatti la ditta che deve eseguire i lavori di consolidamento della sede del Centro Italiano di studi sull'Alto Medioevo non riesce ad entrare nel vicolo per installare le impalcature. A nulla è valso il ricorso presentato da Menotti. Già ad agosto (nella foto) aveva saltato l'appuntamento, impegnando nuovamente i legali del professor Menestò a richiedere una apertura forzata. Inutile anche il nuovo invito, fissato per la mattinata di oggi. Menotti è rimasto in Scozia e non ha mandato nessuno a consegnare le chiavi. Ma stavolta ci hanno pensato i carabinieri, il cancelliere, l'ufficiale giudiziario e un bravo fabbro: che in un batter di ciglio ha fatto 'saltare' la serratura e ne ha messa una nuova, con tanto di lucchetto, consegnando le chiavi alla ditta. I lavori post terremoto possono così partire. Una situazione analoga, come si ricorderà, Menotti l'aveva già creata al generale Del Gaudio che non riusciva a rientrare in possesso del suo palazzetto: anche in quel caso fu necessario l'intervento dei carabinieri. Che oggi si sono fatti in quattro per seguire l'omicidio di Via dei Gesuiti, tre incidenti della strada e la fiaccolata di soidarietà per i cinque giovani spoletini detenuti al carcere di Capanne. Ci mancava solo Francis Menotti.