McDonald’s, il colosso del fast food mondiale, contro una paninoteca take away di Gubbio. Sembra quasi uno scherzo e invece è successo veramente.
Pietra dello scandalo – per la quale la multinazionale ha addirittura “scomodato” il suo studio legale italiano – sono stati 7 hamburger presenti sul menu del Red Food di via dei 5 Colli (Padule-San Marco), i cui nomi iniziavano tutti con il “familiare” prefisso “Mc”.
Il titolare della paninoteca Gian Piero ci ha raccontato di essersi visto arrivare una lettera da parte degli avvocati di McDonald’s Italia, che, notata la magagna sul sito web della paninoteca, lo invitavano a rimuovere entro 10 giorni le due famose consonanti dai nomi dei rispettivi hamburger, poiché quel prefisso, secondo loro, sarebbe stato “un palese richiamo ai loro prodotti”.
“Per 11 anni, fino al 2010, ho avuto un pub scozzese, il Red Wolf, e da lì mi sono portato dietro alcuni panini: – spiega il titolare – oltre a quelli col prefisso tipico scozzese “Mc” ci sono infatti anche l’Highlander e il Glasgow (più scozzesi di così)…La dice lunga poi il fatto che su 40 panini del mio attuale menu solo 7 abbiano quel prefisso”.
Comunque sia Gian Piero – che ha ribadito più volte di non aver “mai voluto minimamente prendere spunto da McDonald’s” – ha subito modificato i nomi ai suoi hamburger, limitandosi a sostituire il “Mc” con un coerente “Red” (Il McCarthy, ad esempio, è diventato Red Carthy). Resta comunque “insolita – ha aggiunto – l’attenzione di un gigante del genere verso una realtà e un dettaglio così piccoli…ma rispetto il loro lavoro”.
Dopo questa curiosissima vicenda, che ha fatto comunque sorridere lavoratori e clienti dell’esercizio, il titolare ha voluto chiudere le “ostilità” con ironia, postando sui social un’eloquente immagine del film “Braveheart” (che non a caso racconta le gesta del patriota scozzese William Wallace) e la celebre frase del protagonista, anch’essa “modificata” per l’occasione: “Possono toglierci il nome ma non ci toglieranno mai la qualità”…