Perugia

Maxi evasione fiscale a Perugia: titolare di una ditta d’abbigliamento evade 600.000 euro di Iva

Un giro d’affari da oltre due milioni di euro e seicentomila euro di Iva evasa, con sanzioni che vanno da un minimo di 1,2 milioni di euro a un massimo di 2,4 milioni.

È in sintesi l’attività di verifica conclusa dai funzionari dell’Ufficio delle Dogane di Perugia nei confronti di una ditta individuale proprio del capoluogo umbro che operava nel settore del commercio di capi e accessori di abbigliamento. Ad amministrare la ditta, ufficialmente con sede a Perugia ma in un indirizzo risultato inesistente, un uomo di origine asiatica che – per i funzionari – “indubbiamente conosceva bene i meccanismi fiscali italiani e non solo. L’uomo, infatti, risulterebbe coinvolto in casi di frode IVA ai danni di altri Paesi UE”.

La merce, a quanto è stato possibile ricostruire grazie anche alla cooperazione con le autorità doganali di Germania, Grecia, Malta, e Ungheria, veniva sdoganata in alcuni Paesi dell’Unione Europea e trasferita in Italia per la definitiva vendita.   Se per il 2019 l’uomo ha presentato dichiarazioni fiscali errate, per il biennio successivo ha omesso ogni adempimento fiscale (tanto come dichiarazioni, quanto come adempimenti). Le procedure avviate con le altre quattro autorità doganali estere hanno comunque consentito di reperire un’ingente documentazione grazie alla quale è stato possibile accertare che la ditta si riforniva da otto aziende comunitarie.

L’ammontare dell’evasione, come detto, è di circa 600 mila euro a fronte di transazioni per 2,5 milioni avvenute nel triennio 2019-2021. I funzionari ADM di Perugia stanno provvedendo a notificare il relativo verbale di contestazione. (foto in evidenza Prudence Earl/Unsplash)