Hanno notato alcune piante di marijuana in una zona boschiva ed hanno tenuto sotto controllo la zona fin quando non hanno individuato il “coltivatore”, incastrandolo poi con le fototrappole mentre era all’opera.
A portare avanti l’operazione sono stati congiuntamente i carabinieri della stazione territoriale e quelli forestali. Che hanno infine denunciato un 30enne.
Piante di marijuana curate con fertilizzanti e acqua
I militari dell’Arma hanno notato che, in due radure di un terreno sito in località Cesale di Stroncone – una naturale e l’altra creata artificialmente facendo spazio tra rovi e ginestre – erano stati interrati molti vasi contenenti ognuno una pianta di “canapa indica”. Erano ben curate anche con l’uso di specifici fertilizzanti, avendo premura di lasciare nei pressi adeguati quantitativi di acqua fondamentali per la necessaria irrigazione delle piante.
Coltivatore di marijuana incastrato con le fototrappole
Attraverso sopralluoghi ed appostamenti, svolti congiuntamente da militari della Stazione carabinieri e della Stazione Forestale di Stroncone, si è riusciti ad individuare l’attento “coltivatore”. Per scovarlo, gli inquirenti si sono avvalsi delle fototrappole, gli strumenti automatici di sorveglianza attivati tramite sensori di movimento.
Dalla visione delle immagini video e fotografiche, i carabinieri hanno appurato i vari movimenti effettuati in giorni diversi, nei quali un giovane si adoperava a 360 gradi della cura delle piante di marijuana. Partendo dall’irrigazione, all’apposizione di bacchette per il sostegno e tutte le altre attività svolte da vero coltivatore provetto.
Una volta chiaro il modus operandi posto in essere dall’autore dell’illecita produzione ed una volta identificato lo stesso, una squadra composta da Carabinieri e Carabinieri Forestali, ha proceduto al recupero ed al sequestro delle piante. Successivamente è stata perquisita l’abitazione del giovane, un trentenne del posto. Qui è stato rinvenuto il materiale utilizzato per la coltivazione delle piante (vasi, piccone, terriccio, fertilizzanti, etc.) nonché per il consumo dello stupefacente ricavato.