Saranno decine di migliaia le persone che domenica 9 ottobre si metteranno in cammino: 464 le città, 769 le istituzioni e le associazioni che hanno già confermato la loro presenza alla Marcia della pace. Domenica mattina dalle 9, prenderà il via la Marcia della pace Perugia-Assisi dai giardini del Frontone, per concludersi intorno alle 15 alla Rocca maggiore di Assisi. Tutti dietro un solo striscione: “Vincere l’indifferenza“.
Il percorso. Partenza alle ore 9, dicevamo, dai giardini del Frontone. Alle ore 10,20 la lunga marcia colorata raggiungerà Ponte San Giovanni (Park Hotel), alle 12,20 piazza Mazzini a Bastia Umbra e alle 13 la basilica di Santa Maria degli Angeli. Alle 14 attraverserà piazza inferiore di San Francesco ad Assisi e alle 15 raggiungerà la Rocca maggiore, da dove si svolgeranno gli eventi di conclusione della marcia.
Gli appuntamenti di sabato. Oggi, alle 11.30 in Provini svolgerà un appuntamento del comitato promotore della Marcia, dal titolo “La pace costruita dalle città”, a 30 anni dalla nascita del Coordinamento nazionale degli enti locali per la pace e i diritti umani. A sedersi tutti attorno al tavolo, i vertici di Comune, Regione e Provincia oltre a Flavio Lotti, al sindaco di Assisi Stefania Proietti, Andrea Ferrari, presidente del Coordinamento, Enrico Paissan, tra i fondatori del Coordinamento, Piero Piraccini, coordinatore della Tavola della pace e Sergio Bassoli, coordinatore della Rete della pace. Alle 16, al centro congresso Capitini, si terrà l’incontro con studenti e insegnanti che parteciperanno alla Marcia. Oltre a loro ci saranno, tra gli altri, la parlamentare europea Cecile Kyenge, Federico Mayor, ex direttore generale dell’Unesco e presidente della Fondazione per la cultura della pace, Tegla Loroupe, campionessa mondiale e alla guida della squadra dei rifugiati alle Olimpiadi di Rio, Egidia Beretta, mamma di Vittorio Arrigoni, il vescovo di Perugia Paolo Giulietti. Poi, alle 21.30 nei locali di Umbrò arriverà il Trasimeno gospel choir per un concerto.
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Capo dello Stato. Arriva anche dal presidente della Repubblica un messaggio per la storica manifestazione che marcia sotto il simbolo della pace. “Fermare le guerre – scrive Sergio Mattarella – non è solo possibile ma, anzi, è un dovere della comunità internazionale. Tante vite spezzate, tante famiglie disperate e sconvolte, tanti bambini uccisi, anche in questi giorni, scuotono la nostra coscienza. Non ci si può rassegnare alla strage e alle violenze di Aleppo”. Il Capo dello Sto invia un messaggio “ai giovani, che esprimono la loro speranza di vedere cancellate le guerre, le violenze e le limitazioni dei diritti umani in ogni angolo del mondo e ai quali anzitutto tocca far sentire la loro voce. La pace è questione che non interpella solo i vertici delle Nazioni o ristrette classi dirigenti. I popoli subiscono le conseguenze delle guerre. È da loro che può venire una nuova stagione di cooperazione, di sviluppo sostenibile, di rispetto reciproco“.
Sinistra italiana è tra i tanti partiti che hanno dato la loro adesione. Alla marcia, infatti, parteciperà con una delegazione di suoi rappresentanti del coordinamento regionale e con una nazionale guidata da Nicola Fratoianni e Stefano Fassina. In una nota stampa, il la corrente politica spiega “Per noi è un impegno importante, in un momento in cui in Siria e in tante altre parti del mondo la guerra sta provocando decine di migliaia di morti e di persone in fuga. Non possiamo girarci dall’altra parte, non possiamo tacere, perché sappiamo quanto sia importante la pace non solo per chi vive l’orrore delle bombe e del terrorismo, ma anche per il futuro di tutti noi“. Non prenderà parte, invece, al cammino il Movimento Nonviolento, secondo cui le affermazioni contenute nell’appello lanciato dagli organizzatori sono “troppo generiche, slogan retorici privi di qualunque impegno e obiettivo politico stringente all’altezza della tragica realtà dei nostri tempi”.
A prendere parte alla marcia, anche i famigliari di Raffaella Presta, uccisa barbaramente dal marito, nella loro casa di Perugia, il 25 novembre dello scorso anno. Ad annunciare la presenza della famiglia Presta sono stati venerdì durante una conferenza stampa che si è tenuta a Perugia Gemma Paola Bracco, Consigliera di parità della Provincia di Perugia e Flavio Lotti, coordinatore della Marcia e direttore della Tavola per la pace.