Ridurre il numero di esuberi previsti per Maran e R&S, ma soprattutto avviare un percorso – con la costituzione di una commissione paritetica di monitoraggio – che nel medio-lungo periodo porti a riassumere in Nuova Maran la stessa forza lavoro attuale. Mentre la Regione Umbria interverrà con delle iniziative di politica attiva del lavoro. Sono le novità emerse dal tavolo al ministero del Lavoro e dalla ripresa delle trattative tra Hoist Finance (interessata ad affittare il gruppo spoletino) ed i sindacati.
Le novità sono state illustrate oggi pomeriggio ai lavoratori nel corso dell’assemblea che si è svolta al verde attrezzato di Baiano, dopo l’incontro romano di ieri. Un tavolo a cui hanno partecipato i dirigenti ministeriali Sapio, Arnesi e il vicepresidente di Gabinetto, Giorgio Sorial, il dottor Andrea Marzapane per la società Maran Spa e R&S Srl, Angelo Beretta e Federica Ceccarelli per Hoist Finance, le segreterie nazionali di Filcams Cgil e Fisascat Cisl con i segretari Danilo Lelli e Dario Campeotto, le segreterie regionali con i rappresentanti Cristina Taborro, Simona Gola e Paolo Pierantoni (Uilcom), insieme alle Rsa e alle confederazioni regionali e territoriali di Cgil e Cisl nelle persone di Mario Bravi e Riccardo Marcelli. Era infine presente anche la Regione Umbria nella persona del dottor Mauro Andrielli.
Durante l’assemblea con i dipendenti di Spoleto è stato ribadito, come emerso nella serata di ieri, che lo sciopero al momento è sospeso, ma permane lo stato di agitazione, vista comunque la disponibilità di Hoist a ridurre il numero di esuberi previsti attraverso le procedure secondo la legge 223/1991. Non solo: ieri è stato deciso anche di costituire da subito una commissione paritetica di monitoraggio, con l’obiettivo nel medio-lungo periodo, di riassumere tutta la forza lavoro ad oggi presente e ridiscutere le condizioni economiche dell’eventuale riassunzione del personale in elenco nella procedura.
Un passo in avanti, dunque, su cui ora riprenderà il tavolo di trattativa in sede territoriale in vista del prossimo incontro al ministero del Lavoro che si terrà il 27 settembre.
“Auspichiamo che i primi segnali positivi di Hoist Finance abbiamo una continuità nei prossimi incontri – commentano Simona Gola, Cristina Taborro, Paolo Pierantoni, di Fisascat Cisl, Filcams Cgil e Uilcom Uil dell’Umbria e di Perugia – per trovare un accordo che raccolga le istanze dei lavoratori e tenga presenti le richieste fatte dal governo, per bocca del vicepresidente di Gabinetto Giorgio Sorial, sull’importanza della tutela dello stato occupazionale. Non si può inoltre non considerare – continuano i rappresentanti sindacali – il contributo della Regione Umbria con la messa a disposizione di due progetti sulle politiche attive del lavoro. Il tutto – concludono Gola, Taborro e Pierantoni – al fine di evitare quella che possiamo definire senza dubbio una tragedia sociale per la città di Spoleto e per tutta l’Umbria”.