Un padre separato ha mantenuto i figli oltre la maggiore età ma, dopo quasi 20 anni, scopre che non erano suoi. La scioccante rivelazione è emersa durante l’iter per la separazione dell’uomo, imprenditore altotiberino, dalla moglie, una donna di Città di Castello, la quale ora dovrà restituire all’ex coniuge ben 150 mila euro di risarcimento.
La coppia aveva deciso di avviare le pratiche della separazione già nel lontano 2000, quando il giudice decise che il mantenimento dei figli, allora minorenni, sarebbe spettato al padre (oltre a pagare gli alimenti alla donna). Ma i sospetti dell’imprenditore su una relazione extra-coniugale della moglie hanno spinto questo ad effettuare il test del Dna, che ha confermato i suoi dubbi e l’incredibile verità.
Nel 2018, infatti, all’uomo viene disconosciuta formalmente la paternità mentre venerdì 2 ottobre, il Tribunale di Perugia – come riportato da La Nazione – ha deciso che la donna dovrà risarcire il suo ex marito con 150mila euro. Il giudice ha infatti riconosciuto all’uomo, oltre al danno morale, soprattutto quello economico, sopportato per quel lungo mantenimento non dovuto. Quel matrimonio ‘riparatore’, dopo che la donna era rimasta incinta, poteva infatti non essere celebrato se l’imprenditore avesse conosciuto già allora la verità.
Queste le dichiarazioni rilasciate dal legale dell’uomo, l’avvocato Marcello Pecorari: “Tecnicamente è stato riconosciuto un danno endo-familiare legato al comportamento ritenuto illegittimo del coniuge per aver fatto credere all’altro che i figli fossero stati i suoi”.