di Roberto Tulli (*)
Un cruccio mi attanaglia in questa fase politica ed è quello di non riuscire a trovare una sede di confronto rispetto a quello che succede nel Paese a Spoleto e nel PD della nostra città. Vado per punti e inzio dal livello nazionale la manovra è dura, e non poteva essere altrimenti. Ma non è abbastanza equa.
PENSIONI: Passi per l’estensione del metodo contributivo a tutti e l’aumento dell’età della pensione di vecchiaia (anche se mi colpisce personalmente sono nato proprio nel 1952) ma non si capisce perchè c’è il blocco della rivalutazione delle pensioni rispetto all'inflazione per il biennio 2012-2013 con la sola esclusione dei trattamenti fino a 936 euro al mese… quelli tra i 1000 e i 1500 sono considerati ricchi?
IVA: aumenterà del 2% a Settembre a seconda di come gli speculatori speculeranno. Chi la pagherà? Il consumatore finale. Come? Aumenteranno i prezzi.
ICI: Si anticipa l'Imu e diciamo che va bene. Si paga una tassa sulla casa dove si vive e si paga il mutuo e diciamo che va bene pure questa cosa ma la storia degli “estimi verso l'alto per avvicinarsi al valore di mercato, con un aumento intorno al 60%” mi sa tanto di fregatura. E soprattutto a quali valori di mercato e decisi da chi? In ultimo la possibilità per i Comuni di ulteriore aumento. Qualcuno pensa davvero che un qualunque Sindaco di qualunque schieramento a cui verranno tagliate ulteriori risorse e che deve garantire i servizi non la usi? Chi la paga?
FISCALITA’ LOCALE: cito Spoleto per intendere tutta Italia. Il Trasporto Pubblico Locale è già massacrato di suo con la manovra. Per muoversi si dovrà decidere se pagare di più il biglietto pubblico o le maggiori accise sulla benzina (peraltro già operative) per il mezzo privato. In ogni caso sarà sempre a carico del consumatore finale.
COSTI DELLA POLITICA: Troppa timidezza, la rinuncia allo stipendio di Monti è un bel segnale ma si pensa davvero che l’abolizione delle Province sia la soluzione? Non è più opportuno intervenire sui costi veri ossia quelli dei tanti enti intermedi non soggetti al giudizio degli elettori e dei loro CDA?
Assenza della PATRIMONIALE. Il “buffetto” del prelievo una tantum dell’1,5 % sui capitali scudati (quelli evasi al fisco e rientrati) è insufficiente. Perchè l’evasore viene di nuovo premiato? Perchè per fare cassa vera non si preleva una cifra più consistente proprio da lì?
E infine perchè come al solito le attività commerciali della CHIESA sono escluse dal pagamento dell’ICI?
Questa riflessione mi porta inevitabilmente ad osservare la realtà spoletina. Come potrà il Comune sostenere l’impatto di questi provvedimenti? Quali risposte potrà dare in termini di costi e servizi ai cittadini? Cosa taglierà?
Sarebbe importante capire che di fronte ad una situazione così drammatica lo spettacolo offerto dalla politica locale non è dei migliori. E’ necessaria una maggiore coesione nei consiglieri eletti dai cittadini per governare la città poichè tra chi ha cambiato casacca e chi punta alla visibilità, si fatica a capire con quali numeri reali la maggioranza può prendere decisioni. Lo stesso vale anche per la Giunta (non sono utili situazioni come quelle determinatesi la scorsa settimana con la lettera pubblica dell’Assessore Cintioli al Sindaco Benedetti) e soprattutto per il PD che, essendo la maggiore forza politica della città, ha l’obbligo e il dovere di far capire ai propri iscritti (è necessario riunirli per un confronto franco il prima possibile e non solo a livello di gruppo dirigente) e soprattutto ai cittadini quali sono i veri impatti dei provvedimenti e come l’amministrazione potrà e saprà gestirli.
Approfitto dello spazio per informare che DOMENICA 11 alle ore 17.30 in Piazza Garibaldi le donne del PD si incontreranno, riconoscendosi con un indumento rosa, per attraversare la città e testimoniare l’adesione alla mobilitazione nazionale promossa dal movimento Se non ora quando.
(*) Coordinatore Circolo Pd Alta Marroggia