I Finanzieri del Comando Provinciale di Perugia hanno arrestato un ventisettenne di origini romene destinatario di un mandato di arresto internazionale, emesso dalla U.S. District Court – Southern District of New York, per i reati di truffa telematica, truffa bancaria e furto d’identità, per i quali il sistema penale statunitense commina una pena massima di 40 anni di reclusione.
L’arresto, effettuato dai militari del Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata (GICO) di Perugia in collaborazione con l’INTERPOL e il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia del Ministero dell’Interno, rientra nell’ambito di una vasta operazione su scala mondiale, che ha interessato, oltre agli Stati Uniti, altri Paesi europei.
Secondo quanto riferito dalle autorità americane, il ventisettenne farebbe parte, dal 2014, di un’associazione a delinquere a carattere internazionale specializzata nello skimming (dall’inglese to skim, “strisciare”), un particolare tipo di truffa che consiste nella manomissione dei lettori di bancomat o carte di credito, al fine di carpire i dati dell’utente e di spiare il PIN in fase di digitazione, per poi prelevare denaro dai conti correnti delle ignare vittime.
Il compito dell’arrestato, nello specifico, consisteva nell’acquistare le apparecchiature necessarie e spedirle negli Stati Uniti, per procedere, successivamente, all’installazione presso gli sportelli bancomat. Dopo aver sottratto il denaro degli utenti, gli apparecchi venivano rimossi.
L’attività svolta rappresenta l’ennesima dimostrazione della proiezione internazionale assunta dal Corpo della Guardia di Finanza, imprescindibile per attuare un’efficace lotta alle violazioni in materia di mezzi di pagamento, che spesso assumono carattere transnazionale.