Parlano di “grave danno alla città” i Radicali di Perugia (il segretario Michele Guaitini e il tesoriere Andrea Maori) per la scelta del Comune di non concedere il patrocinio all’Umbria Pride. Una decisione giudicata “ridicola“, frutto “unicamente di squallidi giochi di bassissimo politicismo“.
“L’Umbria Pride, le associazioni che ne danno vita e le migliaia di persone che vi partecipano – ricordano Guaitini e Maori – non hanno certo bisogno di questo atto simbolico che invece danneggia molto la città di Perugia. Sia per la sua storia, che non merita un gesto così oscurantista e di mancata inclusione, sia perché svilita nelle sue istituzioni nel momento in cui la concessione di un patrocinio viene strumentalmente utilizzata per biechi fini politici“.
“Stupisce – sottolineano i Radicali – che tale grave atto arrivi da quello che sembrava dovesse essere il golden boy della destra liberale, che non ha avuto lo stesso coraggio che ha avuto la presidente della Regione Umbria Tesei che ha difeso l’onore e l’indipendenza dell’istituzione che dirige, sapendo resistere alle penose pressioni ricevute dalla fetta più integralista della maggioranza che la sostiene“.