Città di Castello

Mamme e amiche da record, entrambe danno alla luce quinto figlio nello stesso giorno

Mamme e amiche da tanto tempo, così come le rispettive famiglie, si sono ritrovate ieri (2 dicembre), nella stessa stanza dell’ospedale di Città di Castello dove, a distanza di 20 minuti l’una dall’altra, hanno dato entrambe alla luce il loro quinto figlio.

Loro sono Laura e Maria Giovanna, rispettivamente mogli di Matteo e Paolo, mentre i nuovi arrivati si chiamano Speranza e Francesco. Laura e il marito sono di Piosina, frazione di 1000 abitanti di Città di Castello salita alla ribalta della cronaca lo scorso aprile 2020, in piena emergenza Covid, per il record di nascite: ben 43 negli ultimi 5 anni, di cui 3 in soli 10 giorni, decisamente in controtendenza con la situazione regionale e nazionale.

In questi giorni si conferma dunque il trend più che positivo di questo piccolo paese, che continua a donare la vita a tanti bebè, sfidando anche la pandemia. A dare la lieta notizia del quinto figlio “in contemporanea” di Laura e Maria Giovanna (quest’ultima della parrocchia tifernate della Madonna delle Grazie) è stato Don Giorgio Mariotti, che conosce da anni le due mamme da record, entrambe appartenenti al gruppo cristiano ‘Equips Notre-Dame’ da lui seguito.

Con questa nascita Piosina conferma la sua posizione di guida alla Speranza” ha commentato il parroco della frazione tifernate ma anche di Lerchi, Astucci e Giove, conosciuto oltre i confini Comunali anche come il sacerdote hi-tech, ideatore della benedizione di cellulari e tablet in occasione di San Biagio (santo protettore della gola). “Si, amici, perché la vita è bella! – ha aggiunto – In tutte le sue difficoltà la vita è bella! La vita cristiana non è a termine. La Vita che Dio ci ha dato non finirà mai”.

Molto felici della lieta notizia anche i due papà Matteo e Paolo, pure loro amici di lungo corso, che si sono abbracciati con un sorriso scattandosi una foto ricordo del momento. Tutti e due hanno voluto aggiungere: “Speriamo che queste notizie diano speranza a tutti e possano sollecitare anche le istituzioni ad un aiuto concreto x le famiglie numerose, come ad esempio centri estivi gratuiti”.