Dovrà essere processata per l’accusa di omicidio volontario premeditato Katalin Bradacs, la mamma ungherese accusata di aver ucciso a coltellate, il primo ottobre 2021 a Po’ Bandino, il figlio di due anni, Alex. Un omicidio che la donna, dopo tante contraddizioni, aveva ammesso, puntando però, attraverso i suoi legali, sull’approfondimento relativo alla sua capacità di intendere e di volere.
Per il giudice per le indagini preliminari, Margherita Amodeo, Katalin può essere processata. L’inizio del processo è fissato per il 12 gennaio 2023 davanti alla Corte d’assise di Perugia.
Per l’accusa Katalin ha ucciso il piccolo Alex per vendicarsi del compagno, Norbert Juhasz. Che da Budapest ha appreso con soddisfazione l’esito dell’udienza preliminare, in collegamento con il suo legale. In Ungheria il caso suscita ancora molto clamore, anche a seguito della lettera inviata da Katalin ad un’amica e alle parole della mamma, che la difende.
In aula era presente anche Katalin Bradacs, che ha scelto di parlare in italiano.
(notizia in aggiornamento)