Un’altra giornata di nubifragi e vento forte è passata sull’Umbria, in particolare nell’area del nord-est, provocando smottamenti, allagamenti e danni ingenti.
Lavoro senza sosta per la Protezione Civile, Vigili del fuoco, Soccorso Alpino e tecnici ANCI che si stanno adoperando per mettere in sicurezza i territori, aprire strade e aiutare la popolazione in difficoltà.
Centinaia gli interventi. I Vigili del fuoco della regione hanno messo in campo, oltre al personale ordinario, anche il Gruppo Operativo Speciale, per la disostruzione di alcuni corsi d’acqua in zona Gubbio (Campo Reggiano e San Bartolomeo). In quelle zone infatti i corsi d’acqua hanno reso inagibile parecchi fabbricati fino a demolire alcune rimesse agricole.
Una frana è scesa in località Molinaccio di Nocera Umbra, la squadra dei caschi rossi di Gaifana ha interdetto la zona per il rischio di ulteriori dissesti. Fortunatamente nessun danno alle 3 abitazioni che sono delle seconde case.
Dalla serata di giovedì 15 ad oggi, si sono anche avvicendate oltre 15 squadre del SASU, composte da tecnici, operatori e sanitari provenienti da tutta la regione che hanno operato fra i comuni di Pietralunga e Scheggia-Pascelupo. Inizialmente tecnici, operatori e sanitari del SASU sono stati impiegati come supporto alla Protezione Civile della Regione Umbria e dei Comuni per portare soccorso e approvvigionamenti di beni di prima necessità alle frazioni montane colpite dall’alluvione e non più raggiungibili con mezzi ordinari.
Terminata la prima fase relativa alle attività di soccorso, le squadre del SASU sono state impiegate per il supporto alle popolazioni per lo svuotamento dal fango delle abitazioni, mappature di frane e rimozione di alberi caduti nelle strade.