A meno di 24 ore dal sit-in di protesta dei comitati No Css, la Maio Tech Srl ha voluto far chiarezza soprattutto dopo la recente richiesta di verifica di assoggettabilità alla Via (Valutazione Impatto Ambientale) inoltrata alla Regione, che tanto ha allarmato gli stessi ambientalisti.
Dato che la protesta di domani (20 marzo) si terrà proprio davanti alla sede dell’azienda (ex Sirio Ecologica) a Padule (Gubbio), Maio Tech intende fermamente smentire di essere interessata alla produzione di Css all’interno del proprio sito industriale.
“L’azienda – fanno sapere – ha presentato alla Regione Umbria un progetto di ammodernamento del proprio impianto, accompagnato da uno studio preliminare ambientale per verificare l’assoggettabilità alla Via. Nel sito industriale di Padule, Maio Tech gestisce un deposito preliminare per il trattamento di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi, in forza dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) rilasciata dalla Provincia di Perugia“.
In particolare, il progetto di ammodernamento di Maio Tech includerebbe modifiche ordinarie per l’ampliamento di alcune attività in essere, senza modifiche delle strutture esistenti, ad eccezione della realizzazione di una nuova tettoia, dell’installazione di una pressa per la riduzione volumetrica di alcune tipologie di rifiuto, dell’installazione di un trituratore e di un nuovo impianto di aspirazione e trattamento dell’aria.
“Tali modifiche non altereranno minimamente la morfologia delle strutture esistenti e non produrranno alcun impatto sul paesaggio (evitando la realizzazione di infrastrutture ex novo)” sottolineano dall’azienda di Padule.
L’iniziativa di ammodernamento, dunque, si propone di sfruttare al meglio le potenzialità dell’impianto esistente, “rispondendo con più efficacia alle esigenze, sempre più complesse, del mercato della gestione dei rifiuti speciali, incluse quelle del territorio di riferimento a cui, da anni, l’azienda fornisce un significativo contributo nel trattamento e nello smaltimento di materiali di risulta da attività edili di demolizione”.
Dopo il grande sit-in di Perugia sotto la Regione, i comitati No Css domani (20 marzo), dalle ore 15, torneranno comunque a protestare con un altro numeroso proprio a Padule, per dire “No” al trattamento di rifiuti pericolosi, alla produzione di Css da rifiuti e all’uso di CSS nei cementifici.