Partiranno a novembre i lavori per la mensa sociale del Centro Madonna del Latte di Città di Castello. Un servizio innovativo, che vuole “ricreare un ambiente familiare per le molte persone che non possono contare sulla presenza di figli o parenti e che si ritrovano a consumare i pasti in solitudine” spiega il presidente del Centro sociale Madonna del Latte Adriano Alunno, ringraziando il Comune tifernate, che ha messo a disposizione risorse dal proprio bilancio per 100mila dei 145 mila euro necessari a costruire ex novo la struttura.
“Siamo orgogliosi di questo progetto che viene incontro ad una esigenza di socializzazione propria di tanti nostri concittadini, non solo del rione, che potranno contare su un luogo dove mangiare in compagnia e trovare quel calore umano che la famiglia mononucleare ed i ritmi di lavoro oggi non consentono più – ha detto il sindaco Luciano Bacchetta – Inoltre chiude il cerchio, integrando le tante attività del centro Madonna del Latte con un servizio molto utile. Per questo siamo riusciti in un miracolo, finanziare un servizio che non risponde ad un bisogno impellente ma che migliorerà sensibilmente la qualità della vita dei tifernati che, per motivi diversi, non possono contare quotidianamente sulla presenza di una rete parentale”.
Il centro sociale Madonna del Latte, accanto al Distretto sanitario della Asl, in via Fonte del Coppo, è una realtà con circa 600 iscritti, punto di riferimento sia durante la settimana, con apertura dalle 14.30 alle 18, e nel fine settimana. Frequentatissima la serata danzante del sabato e il pomeriggio danzante della domenica. All’interno del centro un gruppo di volontari, guidato dal presidente, propone periodicamente un calendario di attività intenso con conviviali, iniziative culturali o sociali e gite.
La mensa sorgerà sul versante interno del complesso (foto a destra), a cui sarà collegata da una pensilina, sul perimetro dell’ex pista da ballo. Il nuovo spazio, costruito dalle fondamenta, sarà di circa 80 metri quadrati, articolato in una stanza centrale, chiamata refettorio, che potrà accogliere circa 45 ospiti, una saletta per lo sporzionamento e due bagni. Non è prevista cucina perché la mensa funzionerà attraverso il catering. Avrà la copertura interna in legno lamellare ed un fronte finestrato.
“Siamo riusciti a reperire risorse consistenti nonostante i fondi siano sempre meno” ha detto il vicesindaco e assessore al Bilancio Michele Bettarelli, parlando di una realizzazione importante per mantenere la coesione sociale e annunciando, insieme ai colleghi Luciana Bassini per le Politiche sociali e Luca Secondi per i Lavori Pubblici, che stando “al piano di marcia, e se non ci saranno imprevisti, la struttura potrebbe essere completata entro il 2018”.
Attualmente è stata espletata la gara e sono stati affidati i lavori alla ditta Gustinelli di Trestina. “Rimangono alcune procedure di nomina tecnica da completare e le previsioni indicano novembre come la data probabile di inizio del cantiere – precisa l’assessore Secondi – Non è così frequente che Comune e volontariato siano soci ma questo progetto ne valeva la pena e rappresenta un impegno che si vede. L’Amministrazione comunale si è spesa molto per fare in modo che la mensa diventasse una realtà ed ha assunto un impegno finanziario importante perché questo progetto così innovativo possa concretizzarsi ad arricchire di un tassello fondamentale il nostro welfare. La mensa infatti potrà rispondere ad esigenze di carattere sociale in senso classico ma soprattutto sarà un luogo socializzante dove incontrarsi per stare bene e per stare insieme”.