Sono stati tagliati gli ultimi due alberi lungo via Martiri dei Lager, a Madonna Alta. La scavatrice è entrata in azione nel pomeriggio, quando l’attivista vegan antispecista, che per due mattine ha protestato in difesa degli alberi, alle 13 è dovuta andare a prendere da scuola uno dei due figli ed accompagnarlo a casa.
Nel pomeriggio è tornata a Madonna Alta, ma gli alberi erano già stati abbattuti.
Un’esito che Laleh Rashtian – già nota per numerose azioni di protesta in difesa di animali e ambiente – conosceva. Eppure, per due mattine ha abbracciato gli alberi e fermato gli operai. “Un’azione politica, dimostrativa” ha spiegato. Nella speranza che altre persone, nel quartiere, seguissero il suo esempio.
Il tronco e i rami dei grandi pini, tagliati, sono lungo il bordo della strada, transennati. Nelle aiuole ci sono le basi del tronco.
Polizia e carabinieri, ma l’attivista vegan
non lascia gli alberi VIDEO
Alberi che, secondo il progetto che prevede il rifacimento della sede stradale (con pista ciclabile) e dei marciapiedi con l’abbattimento delle barriere architettoniche, saranno sostituiti da altri, le cui radici non dovrebbero creare problemi. Per Laleh Rashtian ogni albero è un essere unico vivente unico e quindi non sostituibile. Per lei, si poteva intervenire sui marciapiedi senza abbattere gli alberi.
Salva (per ora) due alberi,
ma si prende una denuncia
Una protesta simbolica, che le è costata due denunce per interruzione di pubblico servizio. Un gesto che però è pronta a ripetere. Del resto, per azioni simili, di denunce ne ha ricevuto decine.
Il lavoro degli operai a Madonna Alta non è però terminato. Il cantiere in via Martiri dei Lager, come indicano i cartelli, proseguirà fino al 29 gennaio.