Da dicembre, quando era stato raggiunto il quantitativo di 100mila tonnellate di macerie rimosse e smaltite, era tutto bloccato. Ora, finalmente, l‘impianto di Misciano, a Norcia, potrà ricominciare a ricevere le macerie pubbliche ancora rimanenti dopo il terremoto di 3 anni fa, stimate in altre 50mila tonnellate.
Dopo i vari cavilli burocratici dovuti prima alla struttura del commissario straordinario alla ricostruzione, poi alla Regione Umbria, finalmente torna a muoversi qualcosa su questo fronte. A gestire ancora una volta la rimozione delle macerie sarà la Vus.
Bloccata rimozione macerie pubbliche del terremoto, caos anche per quelle private
Tra la Regione Umbria e la Valle umbra servizi spa, infatti, è stato siglato un accordo per rimuovere ulteriori quantitativi di macerie pubbliche, stimate in oltre 50mila tonnellate, derivanti dalle demolizioni post terremoto, che ricadono prevalentemente nei comuni di Norcia, Cascia e Preci.
Continua così l’ulteriore prosecuzione dell’attività di supporto dell’azienda multiservizi ai Comuni soci colpiti dal sisma. Un importante supporto tecnico operativo in settori emergenziali per garantire un “servizio di rimozione, trasporto, trattamento, recupero e smaltimento delle macerie ed altri materiali derivanti dal crollo degli edifici e delle attività di demolizione di quelli pericolanti a seguito delle scosse sismiche del 24 agosto, 26 e 30 ottobre 2016”, come recita il contratto siglato con la Regione. Contratto che replica la positiva esperienza affidata all’azienda pubblica, che ha visto, nello scorso anno, la rimozione, trattamento e recupero, con esiti più che positivi, di oltre 100mila tonnellate di macerie.
Dopo una fase di negoziazione, la Regione Umbria ha, quindi, affidato nuovamente la gestione di ulteriori 50mila tonnellata alla Valle Umbra Servizi. Macerie che verranno conferite presso il sito di deposito temporaneo di Misciano (Norcia) per essere sottoposte a processi di recupero ai fini di riutilizzo dei materiali trattati. La finalità del servizio, infatti, è quella di ottenere dei materiali inerti riciclati certificati che verranno resi disponibili ai Comuni.
Con le macerie precedentemente rimosse e trattate, ad esempio, erano stati realizzati i lavori di rifacimento della strada provinciale di Castelluccio.
Terremoto, cittadini rischiano di pagare smaltimento macerie | Quelle di Misciano usate per la strada di Castelluccio
Il presidente della Valle Umbra Servizi, Lamberto Dolci, ha espresso viva soddisfazione per la ripresa dello sgombero ed auspica che possa essere trovata al più presto una soluzione anche per le cosiddette “macerie private”. Il presidente ringrazia sin d’ora i sindaci del “cratere” per la fattiva collaborazione.