L’annuncio viene direttamente dal blog del leader pentastellato, la marcia virtuale di Beppe Grillo passerà anche in Umbria, prima a Terni per la questione Ast, poi a Perugia, il 9 maggio per reddito di cittadinanza. Ecco la nota del blog di Grillo:
“Il 9 maggio il M5S organizza una marcia pubblica per il reddito di cittadinanza. Il percorso sarà Perugia – Assisi di 24 chilometri. Il reddito di cittadinanza è un diritto del cittadino e non una regalia, non 80 euro di elemosina. Consente a chi ha perso il lavoro, o non lo ha mai avuto, come è diventata la regola, una vita dignitosa. Il tetto massimo del reddito in mancanza di altri introiti è di 780 euro. Si possono rifiutare fino a tre occupazioni proposte dallo Stato prima di perderne il diritto. Sono necessari circa 17 miliardi di euro (16.961.000.000,00 €). Le coperture acquisibili con tagli di sprechi sono state individuate dal M5S, tra queste le pensioni d’oro e i cacciabombardieri F35. Ogni spreco da eliminare e a cui attingere per il reddito di cittadinanza sarà riportato sul blog nei prossimi giorni. Finora la spending review l’hanno fatta sulle spalle dei cittadini, è ora di fare il contrario. Chi ci governa si dimentica di essere nostro dipendente e di dover rispondere del suo operato ai cittadini. Oggi se va bene ne risponde solo ai giudici. La marcia Perugia – Assisi sarà preceduta da una marcia virtuale di 14 giorni che partirà da Bolzano e toccherà molti luoghi simbolici dell’attuale degrado dell’Italia.
La mappa della marcia virtuale per il reddito di cittadinanza
In ogni luogo ci sarà una copertura del blog con video e/o dirette. In Italia il reddito di cittadinanza non c’è ancora, ma è presente in tutta Europa, tranne che in Grecia e in Ungheria, e in tutti i Paesi civili. Il reddito di cittadinanza dà e toglie. Dà al cittadino la possibilità di essere indipendente dal bisogno e in molti casi lo libera dalla disperazione (negli ultimi due anni i suicidi sono raddoppiati). Toglie ai sindacati la rappresentanza degli occupati con la gestione della cassa integrazione (invenzione della Fiat negli anni ’70 per non pagare dazio durante i periodi di bassa produzione e scaricare i costi sulle finanze pubbliche), toglie alla criminalità, in particolare al Sud, la manovalanza dei giovani senza reddito, toglie al Governo la propaganda delle elemosine (come se i soldi dati e immediatamente assorbiti da nuove gabelle fossero di feudatari pubblici che graziosamente li distribuiscono al popolo). Perché finora, dal dopoguerra, non è stato introdotto il reddito di cittadinanza? Semplice, perché toglie potere ai sindacati, ai partiti, alle grandi aziende e lo restituisce in parte ai cittadini. Perugia – Assisi, una marcia per ripartire con dignità verso il futuro. I dettagli nei prossimi giorni”.
Aggiornato alle 11.50