E’ stata la stessa Maria Cristina Morbello ad annunciarlo pubblicamente con un post: “Lascerò il Movimento 5 stelle”. Una scelta che dimezza la pattuglia pentastellata a Palazzo dei Priori, ora rappresentata dalla sola capogruppo Francesca Tizi.
Morbello lascia un Movimento che, ritiene, abbia tradito lo spirito originario. Valutazione condivisa in molti commenti di chi aveva già ammainato la bandiera pentastellata. Anche se la parola “traditori” compare tra qualcuno che chiede, per coerenza, le dimissioni da una carica alla quale si è stati eletti nelle liste del M5s.
“Non condivido il nuovo corso del Movimento. Un Movimento con una matrice ideologica polarizzata su posizioni, a mio sommesso avviso, esageratamente rigide e chiuse”, la spiegazione di Maria Cristina Morbello visto quanto sta avvenendo nel dibattito politico a Roma, con il “no” pentastellato all’aumento delle spese militari.
“L’oltranzismo – aggiunge – non fa parte della mia natura moderata. Una natura moderata che – a quanto sembra – non è più in linea con quello che viene definito il ‘nuovo progetto’, il quale però ha tutta l’aria di essere una copia sbiadita, contraddittoria e vacua di quello vecchio e barricadiero ormai consegnato alla storia e alla memoria”.
Per Morbello, la posizione assunta dal M5s rischia di avere gravi ripercussioni per il Paese: “Sono fermamente convinta – scrive infatti – che le fibrillazioni politiche degli ultimi giorni causeranno altra incertezza e, per l’effetto, ripercussioni economiche negative per famiglie e imprese italiane. L’instabilità politica indebolirà l’azione diplomatica e toglierà irrimediabilmente credibilità e peso all’Italia nel mutevole equilibrio delle potenze regionali e globali. Per questi motivi non intendo sostenere l’ennesima svolta e, pertanto, lascerò il Movimento 5 Stelle. Auguro buon lavoro – il suo saluto – al riconfermato presidente e a tutta la comunità M5S”.