Si è spento ieri mattina a 91 anni Giuseppe Tardocchi, figura conosciutissima e particolarmente apprezzata nella città di Foligno: profondo cordoglio in città e grande partecipazione ai funerali per rendergli l'estremo omaggio. Giuseppe Tardocchi fu presidente dell'Azienda di Promozione Turistica di Foligno e Nocera Umbra, dirigente della Federazione Ciclistica Italiana e grande appassionato di questo sport, da sempre attento anche alle gesta del Foligno Calcio. Fù storico corrispondente del quotidiano “La Nazione” direttore di “Foligno” il periodo della Pro Foligno di cui ricoprì anche la carica di Vice Presidente e di Presidente Onorario. Attivo nell'associazionismo e nella vita cultura e sportiva della città, grande punto di riferimento per il mondo della stampa umbra. Ai numerosi attestati di stima e riconoscenza, giungano alla famiglia ed in particolar modo a suo figlio – il collega Alfonso Tardocchi – le condoglianze della redazione folignate di Tuttoggi.info
Il cordoglio del mondo quintanaro
“Era innamorato della Quintana”: così il presidente dell’Ente Giostra – Domenico Metelli – ricorda Giuseppe Tardocchi, storico corrispondente de La Nazione ed ex Magistrato dell’Ente Giostra. “Ho avuto modo di apprezzare ancor di più le sue straordinarie qualità umane – ricorda – quando mi ha dato consigli all’inizio della mia avventura a Palazzo Candiotti. Anche Giuseppe Tardocchi – aggiunge – è tra gli appassionati pionieri della nostra manifestazione, ed è anche grazie alla sua passione ed alle sue lucide cronache, che la Quintana è cresciuta e si è radicata nel tessuto sociale cittadino. Giuseppe Tardocchi – si legge nella nota dell'Ente Giostra – ha scritto il libro “La Guerra in casa” dove racconta con dovizia di particolari il periodo dei bombardamenti che hanno distrutto Foligno nel 1943 era anche un bravo cronista sportivo, appassionato di calcio e ciclismo, sport che ha seguito per Stadio e Centro Italia. Il Presidente, i Magistrati, i Priori e tutto il Popolo della Quintana rendono omaggio ad un grande quintanaro.