In consiglio comunale vantano un consigliere, Luigi Bastianini, e un assessore, Massimo Paggi. Ma il gruppo dei Socialisti Riformisti, nato dall’unione tra i Socialisti e i Cristiano Riformisti (tra i fondatori del Family Day) annuncia l’addio alla maggioranza, o quantomeno lo annuncia Bastianini, appunto capogruppo dei Cristiano Riformisti, questo il nome del gruppo in consiglio. Non è al momento chiaro se sarà seguito dall’assessore e dal resto del gruppo.
Alla base della decisione del consigliere, un mancato coinvolgimento nelle scelte dell’amministrazione e “una maggioranza che non ha più un progetto per Assisi e che ha tradito il mandato di coalizione“. Come spiega lo stesso Luigi Bastianini, “Spesso il sindaco Stefania Proietti ha preso decisioni in solitaria o solo con una parte della maggioranza, dimenticandosi che tra il primo e il secondo turno abbiamo ottenuto una differenza di 26 punti percentuali, un 26% di cittadini che non abbiamo mai più ascoltato. Il sindaco ha tradito il mandato di coalizione“.
Secondo la nota che sarà diffusa stamattina ed è stata anticipata dalle colonne del Corriere dell’Umbria, “Non siamo stati ascoltati sulla riorganizzazione degli uffici comunali, né sulla commissione edilizia“. Controverso anche il rapporto con gli alleati, visto che Bastianini ritira fuori la vicenda della candidatura di Proietti alle scorse regionali, quando la sindaca, lanciata da Di Maio, “venne rifiutata come candidata Presidente dal quel Pd che la sostiene a livello comunale e regionale: un po’ una farsa“.
“A livello personale poi, sono cadute nel vuoto le mie segnalazioni su acqua e rifiuti, perché realizzare un km di acquedotto e fognatura non significa aver accolto tutte le richieste. La rotonda è stata realizzata con quattro anni di ritardo, con le problematiche ben note. Inoltre – conclude il consigliere, il cui addio comunque non mette a repentaglio la maggioranza – c’è stata una mancanza di rispetto per i cittadini di Rivotorto che mi hanno votato per rappresentare il paese: spesso alle cerimonie istituzionali sono arrivate persone che invece non rappresentano il territorio“.