Foligno rischia di restare al buio per le festività natalizie, a meno che i commercianti non mettano mano al portafoglio sborsando di tasca propria cento euro ciascuno.
Nessun regalo di Natale sotto l’albero per i negozianti folignati, anzi semmai saranno loro a farlo alla città, ma non accettano di ‘togliere le castagne del fuoco’ all’amministrazione comunale e di accollarsi da soli tutta la spesa.
Il problema era pubblicamente emerso mercoledì scorso, al termine dell’assemblea tra Confcommercio e Comune di Foligno all’auditorium San Domenico. Lo aveva sollevato lo stesso presidente territoriale Fabrizio Bastida, spiegando senza mezzi termini che quest’anno il contributo comunale è drasticamente diminuito e che – come se non bastasse – non sarà assolutamente sufficiente a coprire i costi per le luminarie natalizie.
Da qui, la dolora scelta dell’associazione commercianti: chiedere un tributo di cento euro direttamente agli esercenti, come tra l’altro avviene da tempo in altre città dell’Umbria da Spoleto a Perugia.
Serviranno almeno 150 negozianti, questo è il calcolo, ma si riaccendono subito vecchie polemiche.
Perchè i volenterosi debbono accollarsi le spese anche per chi non contribuirà, o – peggio ancora – per i furbetti che potrebberno approfittarne?
Intanto sono arrivate le prime lettere, e tra i vari bollettini di tasse, imposte e contributi vari, i commercianti non l’hanno presa affatto bene.
Il fatto è che il Comune – come ha spiegato il presidente Bastida – deve ancora procedere al versamento del contributo dello scorso anno e la Confcommercio non ha la possibilità di anticipare altri trentamila euro.