Grande esibizione per gli alunni del laboratorio teatrale “La fabbrica dei sogni” della secondaria di primo grado Pianciani, dell’Istituto Comprensivo Spoleto 2. Anche quest’anno, come ormai tradizione, esilarante lo spettacolo messo in scena dalle insegnanti Flavia Tizi e Adele Sammarco in occasione dei 750 anni dalla nascita di Dante. Gli attori in erba sono sembrati dei professionisti della scena e il risultato della loro prestazione è stato uno spettacolo piacevole, organico, senza tempi morti con una sequenzialità ben costruita e articolata.
“Lu divino inferno di Dante” trasferito ai giorni nostri, è stata una commedia divertente molto ben riuscita grazie anche all’alternanza tra la declamazione di versi del Sommo Poeta e le battute spiritose legate alla realtà di oggi che sono stati il filo conduttore della commedia. Quest’anno più che mai la collaborazione e la continuità, che le insegnanti sono riuscite ad avere, sono stata importanti per la perfetta riuscita dello spettacolo. Il Liceo artistico e l’IPSIA, sezione moda, di Spoleto hanno realizzato i costumi, le scenografie e l’iconografia dell’inferno che ha fatto da sfondo all’intero spettacolo. La continuità tra gli ordini di scuola è stata realizzata dagli studenti delle scuole superiori, che anche quest’anno hanno fatto capolino nelle officine teatrali della Pianciani che li ha assunti per calcare la scena de “Lu divino inferno di Dante”.
Un impeccabile Dante, ex studente della Pianciani, ormai da vari anni protagonista degli spettacoli della Pianciani e il piccolo Dante, studente di prima media, padrone della scena sin dalle prime battute sono stati, con le loro parole, il leitmotiv dello spettacolo messo in scena. “Un’esperienza importante per tutti, per i piccoli che hanno avuto l’occasione di confrontarsi con i più grandi, presi a modello, da seguire, cui chiedere consiglio e per i più grandi che si sono sentiti attori navigati, maestri della scena. Bella esperienza quindi, faticosa ma ricca di grande soddisfazione per tutti”, affermano le insegnanti che hanno curato lo spettacolo.