Lo aveva avvicinato mentre si trovava in compagnia di un amico e, approfittando della distrazione, lo aveva derubato. L’episodio è avvenuto lo scorso dicembre quando, a San Benedetto del Tronto, una giovane donna, fingendo un abbraccio, aveva strappato dal collo di un uomo una collana d’oro.
La vittima, un settantenne sfollato dopo il terremoto che ha colpito il centro Italia, non era riuscita ad opporre alcuna resistenza, ma ricordava bene di aver visto la donna fuggire a bordo di un’auto di grossa cilindrata sulla quale la attendeva un complice.
La vittima è poi riuscita a fare molto di più: è riuscito ad avere la lucidità per memorizzare la targa dell’auto che si allontanava e fornendo agli investigatori della Squadra Mobile della Questura di Ascoli Piceno e della Squadra Mobile della Questura di Perugia, un punto di partenza per le indagini.
Anche grazie a quanto emerso dopo l’analisi delle immagini di videosorveglianza, i poliziotti di Ascoli hanno incastrato la ladra, una 28enne cittadina di origine rumena, autrice di altri 36 episodi simili perpetrati attuando il medesimo copione: abbracci e tentativi di approccio intimo e, una volta sviata l’attenzione del malcapitato, la rapina.
Quanto alle vittime, la donna prediligeva uomini soli e non più giovanissimi ai quali rubava con gesti esperta il portafoglio o la catenina o altri effetti personali e preziosi. I poliziotti della Squadra Mobile di Perugia, in esecuzione di un provvedimento di custodia cautelare emesso dal G.I.P. presso il Tribunale di Ascoli Piceno, l’hanno rintracciata nell’appartamento di via del Macello, dove vive con il compagno e l’hanno tratta in arresto. Inevitabile, per lei, la misura cautelare più restrittiva: evasa sei volte dagli arresti domiciliari, per la donna si sono aperte le porte del carcere di Capanne dove è stata rinchiusa.