Perugia

Liti e fucili non tenuti bene, in 10 mesi sequestrato un arsenale dalla polizia

Liti o in famiglia o con il vicino di casa. Ma anche armi che non vengono detenute nel rispetto delle norme sulla sicurezza. Nell’ultimo anno la polizia ha sequestrato un arsenale. Solo gli operatori della Divisione Polizia Amministrativa e Sociale della Questura di Perugia e dalle sezioni dei Commissariati di Assisi, Città di Castello, Foligno e Spoleto, da gennaio ad oggi hanno ritirato 840 armi. Di queste, 600 sono state definitivamente rottamate.

In gran parte fucili da caccia, che a seguito di controlli non sono risultati custoditi correttamente da parte dei proprietari.

Ma nella maggior parte dei casi le verifiche da parte della polizia sono scattate a seguito di denunce per maltrattamenti in famiglia o liti. Con il successivo sequestro cautelativo scattato qualora vengano riscontrate potenziali situazioni di pericolo.

Infatti, come previsto dall’articolo 38 del TULPS, l’autorità di pubblica sicurezza ha facoltà di eseguire, quando lo ritenga necessario, verifiche di controllo nei confronti dei detentori e di prescrivere le misure cautelari che ritenga indispensabili per la tutela dell’ordine pubblico.

Una normativa che tutela dall’uso improprio di armi. Ma che, a seconda delle situazioni, viene anche contestata dai cacciatori, che si vedono preclusa la possibilità di andare a caccia magari anche solo a seguito della segnalazione di un vicino dopo una banale lite. Situazioni che le autorità competenti sono chiamate a vagliare caso per caso.

Polizia, il bilancio
di 10 mesi di attività