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L’Istat, 2020: mai così tanti morti dal Dopoguerra | I dati dell’Umbria

Mai così tanti morti in Italia, dal Dopoguerra, come nel 2020. Lo certifica l’Istat, che ha pubblicato i dati definitivi sui decessi in Italia. Oltre 746 mila le persone decedute nell’anno che si è concluso, il 15,6% in più rispetto alla media dei 5 anni precedenti. Decessi registrati indipendentemente dalle cause, ma sulle quali pesa fortemente il Covid, ufficialmente responsabile di 75891 morti fino allo scorso dicembre. Un’incidenza alta, considerando anche che nei mesi di gennaio e febbraio (prima dunque che venissero scoperti casi Covid in Italia, anche se il virus circolava da tempo nella penisola) si era registrata una contrazione dei decessi del 6,1%.

In Umbria complessivamente sono decedute 11.131 persone. Nei cinque anni precedenti la media era stata di 10.454 l’anno. Una crescita del 5,5%. Su cui pesano le 610 vittime per Covid. Anche se, su questo dato, continuano ad essere espresse diverse valutazioni circa le concause su una quota di decessi. Il mese peggiore è stato novembre con 886 vittime complessivamente in provincia di Perugia (+46,8% rispetto alla media dei 5 anni precedenti) e 344 nel Ternano (+49,2%).

E se nel numero di decessi il Covid può anche aver pesato indirettamente (ad esempio per le minori cure prestate a qualche soggetto), è anche vero che nei mesi del lockdown totale si sono ridotte le morti per incidenti stradali.

Insomma, gli effetti nefasti del Covid sono evidenti, numeri alla mano, in Italia e in Umbria. Nel Cuore verde d’Italia, poi, i primi mesi del 2021, con la terza ondata caratterizzata dalla circolazione delle varianti nel Perugino, ha ulteriormente aggrevato la triste conta dei decessi, arrivata a 1075.