Nonostante i rilevanti vantaggi per le aziende, il Trattamento di Fine Mandato non è ancora uno strumento largamente utilizzato. Questo è dovuto alla scarsa conoscenza dello stesso, spesso considerato una semplice corrispondenza monetaria alla fine di un incarico. Tuttavia, il TFM può essere estremamente vantaggioso: dal punto di vista dell’impresa, infatti, il TFM può essere dedotto per ridurre l’imponibile fiscale, migliorando così la gestione economica complessiva; per l’amministratore, invece, consente di beneficiare di una tassazione agevolata, rendendo l’indennità percepita più vantaggiosa economicamente.
L’indennità di fine mandato non è obbligatoria, ma può essere prevista nello statuto della società o deliberata dall’assemblea dei soci. Ciò rende indispensabile un accurato studio delle normative e una pianificazione adeguata per massimizzare i benefici fiscali e garantire la conformità alle leggi vigenti: Soluzione Tasse offre un servizio di consulenza fiscale e tributaria online, proprio per supportare le aziende nel trovare le strategie in fase di gestione.
Le differenze fondamentali tra TFM e TFR
Il Trattamento di Fine Mandato (TFM) e il Trattamento di Fine Rapporto (TFR) sono due istituti distinti, sia per finalità che per normativa. Il TFM è una retribuzione differita facoltativa, destinata agli amministratori delle società al termine del loro mandato, e la sua quantificazione è lasciata alla discrezionalità delle decisioni societarie; non esiste una legge specifica che regoli il TFM, il quale deve essere semplicemente stabilito in maniera ragionevole e congrua.
In contrasto, il TFR è obbligatorio e disciplinato da norme precise, essendo destinato ai lavoratori dipendenti. Il calcolo del TFR è rigidamente determinato: deve essere pari alla retribuzione annua divisibile per 13,5.
La Commissione Tributaria Regionale della Lombardia ha chiarito che, mentre il TFR è un’indennità irrinunciabile e regolata, il TFM risponde a esigenze diverse e può essere modulato secondo le politiche aziendali, offrendo così una maggiore flessibilità nella gestione aziendale e fiscale.
Come calcolare il Trattamento di Fine Mandato
Non seguendo una normativa specifica, il calcolo del Trattamento di Fine Mandato lascia alle aziende una certa discrezionalità. Allo stesso modo, per garantire che l’indennità sia fiscalmente inattaccabile, è fondamentale rispettare criteri che riflettano una valutazione adeguata e trasparente.
Due elementi principali devono essere considerati: la capacità reddituale dell’impresa e l’attività prestata dall’amministratore. La somma accordata deve essere ragionevole e congrua, in linea con la realtà economica dell’azienda, evitando così potenziali contestazioni fiscali.
L’assemblea dei soci può deliberare il TFM, ma questa delibera deve essere registrata con una data certa antecedente l’inizio del rapporto tra le parti: questo accorgimento permette di beneficiare della tassazione separata e della deducibilità per competenza. Una corretta pianificazione e una valutazione ponderata sono essenziali per calcolare un TFM che sia conforme alle normative fiscali e vantaggioso per tutti gli attori coinvolti.
Metodi per riconoscere e deliberare il TFM
Il riconoscimento e la deliberazione del Trattamento di Fine Mandato (TFM) richiedono una procedura formale, essenziale per garantirne la validità fiscale. Esistono due principali modalità attraverso le quali il TFM può essere riconosciuto: la previsione statutaria e la delibera assembleare dei soci.
Se il TFM è previsto nello statuto della società, esso diviene parte integrante degli accordi aziendali fin dall’inizio del rapporto tra le parti. In alternativa, l’assemblea dei soci può deliberare esplicitamente l’istituzione del TFM. In entrambi i casi, è fondamentale che tali decisioni siano registrate con data certa antecedente all’inizio del rapporto lavorativo.
Questa procedura è cruciale per ottenere i benefici fiscali connessi al TFM, come la deducibilità per competenza e la tassazione separata. Qualora la delibera venga effettuata dopo la nomina dell’amministratore, l’azienda non potrà dedurre il Trattamento di Fine Mandato per competenza, e l’amministratore non godrà dell’agevolazione fiscale prevista. Pertanto, una corretta pianificazione temporale è essenziale per massimizzare i vantaggi del TFM.