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Licenziato perchè andava a caccia al cinghiale Tornerà a lavoro: “era una terapia per il padre gravemente malato”

Claudio Bianchini

Tornerà a lavoro il prossimo tre maggio, Fabrizio Tomassetti, il ragazzo folignate che nel novembre del 2010 era stato licenziato da una grande azienda di Bastia Umbria, con l'accusa di aver usufruito illegittimamente dei permessi legati alla legge 104 per l'assistenza familiare.

Caccia a cinghiale col padre malato – Tomassetti era stato fatto pedinare dalla ditta da investigatori privati, che nei tre giorni di permesso lavorativo, lo avevano scovato mentre era impegnato in battute di caccia al cinghiale. In verità lo stava facendo per accompagnare l'anziano padre, colpito da una grave neoplasia al polmone sinistro.

Riassunto dopo due anni e mezzo – Il tre aprile scorso, dopo due anni e mezzo, Fabrizio Tomassetti è stato reintegrato. Rientrerà a lavorare il tre maggio e riprenderà anche il suo incarico sindacale. Tomassetti infatti era stato eletto sette mesi prima nella Rsu aziendale come esponente della Cisl.

Vittoria legale – Oggi pomeriggio, in conferenza stampa, i suoi legali Pietro Magrini e Daniele Lupidi, hanno espresso soddisfazione per essere riusciti a dimostrare lo come le stesso medico curante del padre consigliò a Tomassetti di impegnarlo in attività ludiche a contatto con la natura, per alleviarne la sofferenza nella fase terminale della malattia.

“Non potrò festeggiare con papà” – “Spero che l'atteggiamento dell'azienda non sia da ricercarsi nel mio impegno sindacale – ha dichiarato Tomassetti – e invito le altre rappresentanze sindacali, come già hanno annunciato, a dimettesri per andare a nuove elezioni”. Il vero rammarico? Non poter festeggiare con suo padre.

Pieno sostegno dalla Cisl – Alla conferenza stampa di questo pomeriggio la Cisl e la Filca Cisl di Foligno, nelle persone di Pierpaola Pietrantozzi, Bruno Mancinelli e Emanuele Petrini, hanno voluto sottolineare la propria soddisfazione per la riassunzione del lavoratore in azienda, anche se è stata ribadita che per la Cisl la via maestra rimane quella del confronto tra le parti sui tavoli per poter mettere in atto una politica di contrattazione e confronto per la risoluzione di ogni controversia. L'auspicio della Cisl è quello di riavviare un rapporto costruttivo con l'azienda e il più possibile unitario sulla base di rinnovati rapporti di correttezza reciproca che dovranno prendere forma nei prossimi appuntamenti sui tavoli sindacali.