Sono stati condannati ad un anno e quattro mesi di reclusione, con interdizione dai pubblici uffici, e al risarcimento di quattromila euro al vigile che si è costituito parte civile, tre dei quattro membri della commissione giudicatrice del concorso interno alla polizia municipale del 2002. Tra questi l'ex direttore generale del Comune di Spoleto, Roberto Americioni, e l'ex segretario comunale, Gianni Lemma, oltre a Luisella Alberti, all'epoca comandante dei vigili urbani di Città di Castello.
Assolto invece per non aver commesso il fatto Roberto Ricci, avvocato e dipendente comunale, che aveva il ruolo di verbalizzante nel concorso.
Il processo era nato in seguito alla denuncia del sesto arrivato nella graduatoria del concorso, che aveva riscontrato che il punteggio pubblicato nella graduatoria definitiva relativamente ad uno dei vincitori non coincideva con quello espresso in sede d'esame. Secondo l'accusa i quattro esaminatori avevano alterato il verbale di selezione a distanza di mesi, falsando quindi il concorso. Il giudice ha riconosciuto la colpevolezza di tre dei quattro membri della commissione, assolvendo colui che aveva il mero ruolo di verbalizzante.
I tre condannati, che nel corso del processo avevano spiegato come si fosse trattato di un iniziale errore di trascrizione, poi corretto dopo il parere di un avvocato, hanno annunciato che ricorreranno alla sentenza in appello.
(modificato alle 22.54)