L'Europa in Umbria, al via gli Open Days a Bruxelles - Tuttoggi.info

L’Europa in Umbria, al via gli Open Days a Bruxelles

Sara Cipriani

L’Europa in Umbria, al via gli Open Days a Bruxelles

La Presidente Catiuscia Marini "Contribuire a superare diversità territori"
Lun, 12/10/2015 - 18:11

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L’Europa in Umbria, così potremmo trasporre in un’interpretazione tutta territoriale gli Open Days, la Settimana europea delle Regioni e delle Città che si sta svolgendo in questi giorni al Bruxelles.

Giunta alla sua 13esima edizione, quest’anno con lo slogan ‘Partner nella Crescita, nell’Innovazione e nello Sviluppo’, gli Open Days vedranno tra oggi 12 ottobre a giovedì 15, il susseguirsi di 140 workshop, in 30 diverse location, con l’intervento di circa 600 speaker e la partecipazione di almeno 6000 persone. Tre gli assi portanti dell’edizione di quest’anno, che sono stati ampiamente affrontati già nell’Opening Session odierna, alla quale ha contributo in veste di rappresentante del gruppo del Partito Socialista Europeo del Comitato delle regioni anche la Presidente Marini:

1. Modernizzazione dell’Europa: Le regioni nell’unione energetica e di un singolo mercato digitale

2. Le Regioni aperte al business: sviluppo delle PMI (Piccole Medie Imprese) e creazione di posti di lavoro

3. Luoghi e Spazi: sviluppo urbano e rurale, integrazione rurale-urbana

Punti necessari, come più volte sottolineato da Markku Markkula e Corina Cretu, rispettivamente presidente del Comitato delle Regioni e commissario  delle politiche regionali, per iniziare a parlare di futuro in Europa, sui quali Regioni e il Governo centrale devono migliorare la collaborazione per portare a frutto la grande disponibilità economica fruibile, sia dai Fondi Strutturali che da Horizon 2020. Miliardi di euro che declinati sui territori, in ambito di sviluppo, impresa e integrazione possono innescare un meccanismo virtuoso di crescita e proficua convivenza. Un movimento che l’Europa vorrebbe vedere crescere dal basso, proprio dai territori regionali e dalle città.

Concetto condiviso,di più, sollecitato dalla Presidente della Regione Catiuscia Marini, che nel suo intervento, in una gremita sala Alcide de Gasperi, a Palazzo Charlemagne ha rilanciato: “In che modo noi possiamo far si che la propensione all’innovazione e alla ricerca non coinvolga solo le grandi solo le grandi città metropolitane urbane che vedono collocati i centri di ricerca, le principali università, ma diventi una cultura diffusa nelle regioni di Europa dove sono sono insediate le piccole e medie imprese e in che modo contribuiamo a superare diversità, differenze territoriali. Se vogliamo aiutare l’innovazione e la ricerca, ma anche posti di lavoro noi dobbiamo creare queste condizioni”.

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