“Tutti possono fare quello che sto facendo io“. Inizia con queste parole di Leonardo Cenci la puntata di “Nuovi Eroi” che la Rai ha dedicato al maratoneta perugino che proprio in queste ore, ricoverato all’ospedale Santa Maria della Misericordia a seguito dell’aggravarsi da alcune settimane del cancro che gli è stato diagnosticato sei anni fa, sta combattendo la sua battaglia più dura. Le condizioni di Leo restano gravi, ma stazionarie da domenica scorsa. L’ennesima battaglia che Leonardo Cenci sta combattendo mostrando tutta la sua forza e quella che gli stanno trasmettendo la sua famiglia e gli amici più cari intorno a lui, che in questi sei anni, proprio grazie al suo esempio, hanno imparato a non mollare mai.
Ed è questo il coraggio che ha fatto di Leonardo Cenci un “Nuovo Eroe”. Una storia che inizia con la passione della corsa, come sfogo per superare una delusione d’amore, fino all’incontro al percorso verde di Pian di Massiano con Enrico Pompei, che lo aiuterà ad allenarsi ed a passare alle competizioni agonistiche. E correndo, Leonardo matura il suo grande sogno: partecipare alla Maratona di New York.
Ma tra lui e il suo sogno ci si mette “il cancro bastardo“, come lui lo chiama, diagnosticato nell’estate del 2012, con una prognosi terribile: quattro, al massimo sei mesi di vita. Una scoperta fatta a seguito di un controllo eseguito in ospedale perché, negli ultimi giorni, si sentiva affaticato.
Il papà di Leonardo racconta quel giorno terribile in cui il figlio ha comunicato in famiglia di avere un cancro incurabile. E poi le pesanti terapie a cui si è sottoposto, modificando il suo fisico, colpito poi da una polmonite che poteva essere letale.
Ma quando Leonardo si è svegliato, nel letto dell’ospedale, ha alzato verso il padre il pollice ed ha esclamato: “Avanti tutta!“. Quella frase e quel pollice alzato sono poi diventati il nome e il simbolo dell’Associazione onlus da lui fondata, che ha trovato fondi per le attrezzature a servizio dei malati del reparto di oncologia. Tra queste, anche i televisori di cui dotare le camere del reparto, perché è da un servizio ascoltato in tv dal letto d’ospedale che Leonardo ha trovato il suo obiettivo: correre comunque la Maratona di New York. Quell’anno, infatti, come un segno del destino, la maratona più famosa al mondo viene fermata. E allora Leonardo vuole tornare ad allenarsi, per correre quella Maratona che lo sta aspettando.
Da quel momento è iniziata l’incredibile storia di Leonardo Cenci, che da malato costretto quasi all’immobilità su un letto d’ospedale, è tornato ad essere un corridore e un maratoneta. Il primo italiano con il cancro a percorrere i 42 km “di pazzia” tra i grattacieli della Grande Mela. Un’esperienza incredibile, vissuta insieme al suo grande amico Mauro Casciari. Parla del cancro con cui convive, Leonardo: un “nemico” che però è anche parte di sé. “Ti porto fino al traguardo“, gli dice al 38° km, quando la fatica si fa sentire. E Leonardo Cenci corona così il suo sogno.
Il video con Mauro Casciari: “Ecco chi è Leonardo Cenci”
“E’ possibile avere un cancro e non sentirsi malati” è il suo messaggio. Non fermarsi al dolore, al fastidio, al problema: “Io vado oltre. Dal mio limite, io alzo lo sguardo e mi faccio un orizzonte“. Queste le parole di Leonardo Cenci, un “Nuovo Eroe”. Premiato anche dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al quale, nel clima formale e istituzionale della cerimonia, con la sua simpatica irriverenza ha la “sfrontatezza” di chiedere un selfie, rigorosamente con la lingua di fuori.
Ma Leonardo Cenci, pur consapevole di quello che è riuscito a fare, non si sente un eroe: vivere una vita dignitosa, con un cancro alla stadio terminale, “si può“. E conclude: “E se ce la faccio io, ce la possono fare tutti“. Ancora una volta, in qualche modo, pur ricoverato in gravi condizioni, Leonardo Cenci ha trovato il modo di dare lui forza e coraggio alle persone che gli vogliono bene ed a quanti si trovano a combattere una battaglia come la sua.